“Sono entrato per errore nell’Area B e ora mi hanno detto che rischio una multa fino a 658 euro.” Queste ed altre sono le lamentele degli automobilisti che dal 1 ottobre hanno dovuto adeguarsi ai nuovi divieti di accesso. L’avvio della nuova Area B e C a Milano ha scatenato non poche polemiche. La lista di auto che non possono accedere alla zona a traffico limitato con divieto di accesso si è allungata. Tra caos parcheggi inutilizzabili e il problema dei ticket, i pendolari sono arrabbiati e non poco.

L’Area B è valida dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì. Da ottobre i divieti si sono allungati ancora scatenando una sorta di confusione tra i pendolari che devono recarsi in città.

Ad ogni varco di accesso sono posizionate delle telecamere, ecco perché non è facile scampare alla multa se si possiede un’auto che non fa parte di quelle che possono circolare ossia le Euro 5 e 6 a benzina, così come i Gpl, i veicoli a metano, gli ibridi e gli elettriche. E non è finita qui, perché dal 1° ottobre 2025 sarà vietato l’accesso anche ai veicoli Euro 3 benzina; agli Euro 6 diesel leggeri A-B-C acquistati dopo 31/12/2018.

Area B e C a Milano: chi rischia la multa

Rispetto all’Area C, dove si può entrare pagando un ticket di ingresso. Nell’Area B possono accedere solo coloro che possiedono un veicolo non soggetto a divieto. Altrimenti si rischia una multa appena si supera il varco, che va dai 163 ai 658 euro. In caso di recidiva nei due anni, si rischia il ritiro della patente fino a 30 giorni.

Diverso il discorso per l’Area C, l’area del centro storico di Milano che coincide con la zona a traffico limitato Ztl Cerchia dei Bastioni ed è delimitata da 43 varchi con telecamere. Per l’area C, attiva dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, l’accesso è consentito pagando un ticket.

Il biglietto costa 5 euro per i non residenti e 2 euro a partire dal 41° ingresso nell’anno solare per i residenti. Il Comune ha messo a disposizione il servizio My Area per controllare se il proprio veicolo è compreso tra quelli che possono entrare.

Nei Comuni limitrofi potrebbe saltare l’Area S

Il caos scatenato dai nuovi divieti, ha creato una sorta di guerra tra Sesto San Giovanni e Milano. Il sindaco di Sesto, Roberto Di Stefano, ha infatti annunciato che il Comune vuole attivare un’Area S, una risposta all’Area B di Milano. Il sindaco della cittadina alle porte del capoluogo lombardo, ha sottolineato che la decisione di Sala di ampliare l’Area B, impatta molto sulle città che si trovano al confine. L’intenzione del primo cittadino è quella di rispondere ai divieti milanesi come riporta Today:

“Abbiamo in mente di realizzare anche noi dei varchi di accesso, in modo che il milanese che vuole entrare nei nostri comuni dovrà pagare e quelle risorse le utilizzeremo per compensare l’inquinamento che Sala sta scaricando sui comuni della prima cintura”

Di Stefano, in particolare, è preoccupato dal traffico dei pendolari che affolleranno le fermate della metro a Sesto e ha sottolineato che in questo momento, in cui gli italiani sono schiacciati dai rincari “andare a impoverire il ceto medio per acquistare nuovi mezzi” è una scelta molto opinabile. E’ di sicuro una scelta ecologista quella del Comune di Milano ma l’Area B ha provocato una marea di polemiche e adesso una guerra tra Comuni.