Ci siamo, finalmente la decisione è stata presa. Dopo una lunga mattinata di confronti, Palazzo Chigi ha emesso il suo verdetto: stanziare 100 milioni idi euro per l‘alluvione in Emilia Romagna. Questa la decisione presa dai ministri durante l’incontro di oggi, martedì 23 maggio. Alcuni snodi però devono essere ancora vagliati. Facciamo il punto della situazione.

Una situazione estremamente critica

13 morti e oltre 13 mila sfollati. La situazione in Emilia Romagna è davvero tragica. Solo nel ravennate si contano 3000 edifici colpiti dall’alluvione.

Si attendeva una decisione politica da parte del Governo e finalmente stamattina è arrivata, anche se il quadro generale dell’intervento da attuare sull’emergenza è ancora tutt’altro che definitivo. Innanzitutto sarà da stabilire le coperture. 100 milioni sono una cifra importante, anche se secondo alcuni non basteranno per ricostruire. Ma al di là dell’eventuale insufficienza economica, come coprire tale intervento? Da quali fondi attingere? Secondo il ministro dell’economia Leo, il Governo starebbe pensando a una serie di soluzioni.

Tra le ipotesi vagliate, la soluzione potrebbe essere quella di lotterie aggiuntive, ma anche quella di attingere alle auto sequestrate alla criminalità organizzata. Queste risorse serviranno per garantire i soccorsi immediati, come anticipato da Giorgia Meloni durante il sopralluogo in alcuni centri colpiti. La fase 1 sarà appunto quella di affrontare le prime emergenze attraverso queste prime misure da adottare. Per tale fase però manca ancora un commissario nominato al fine di vigilare sull’operato degli interventi. Intanto, il Governo Meloni pensa già alla fase 2, quella relativa ai provvedimenti da prendere per i ristori.

Un bilancio mostruoso

Fase 1 e Fase 2 sono già al vaglio, ma sarà necessario prima avere un bilancio chiaro della spesa da affrontare. Secondo gli esperti comunque il danno è enorme, si parla già di diversi miliardi di euro. È chiaro quindi che i 100 milioni appena stanziati possono forse soltanto scalfire quello che è stato il dramma dell’alluvione in Emilia Romagna.

Per tale motivo, nelle prossime ore si potrebbe fare richiesta di accedere al Fondo di solidarietà europea. Stiamo parlando di una cifra che si aggira intorno ai 670 milioni di euro. Intanto, i ministri si consolano con la solidarietà espressa dagli altri governi. Dopo quella dei leader del G7, arriva anche la proposta di Netanyahu, il quale ribadisce la solidarietà di Israele e la disponibilità a supportare i danni subiti.

Alluvione Emilia Romagna, 100 milioni in arrivo

Oltre 100 i comuni coinvolti dall’alluvione in Emilia Romagna, pronti i primi aiuti anche a livello di agevolazioni. Attivata la sospensione dei versamenti tributari e contributivi, fino a ottobre o novembre. Un altro importante snodo è quello di assicurare la continuità didattica, impresa non facile al momento, ma si lavoro per ottenerla. Si lavora inoltre al rifinanziamento del Fen, il Fondo emergenze nazionali. Su tale quesitone è intervenuto anche Matteo Salvini:

“Le province chiedono solo per le strade provinciali 200 milioni subito. Cercheremo di fare il possibile”.

Per quanto riguarda invece la cassa integrazione da attivare per i dipendenti di imprese colpite dall’alluvione in Emilia Romagna, ecco le parole della Fiom-Cgil di Regione:

“Richiederla deve essere inteso come un dovere morale delle imprese”.

Insomma, la politica del paese si sta mobilitando intorno a questa immane tragedia che ci vede tutti coinvolti, non solo noi italiani, ma come umani. E per fortuna, come abbiamo visto, non stanno mancando le proposte solidali dagli altri potenti del mondo. Basteranno? Speriamo di sì, ma intanto il Governo deve fare tutto il possibile per completare la fase 1 dell’emergenza.