Grandi polemiche dopo la messa in onda del servizio di Report sugli allevamenti lager relativi al circuito del prosciutto crudo di Parma. Coldiretti e Confagricoltura si dicono preoccupati che tali immagini potranno letteralmente rovinare gli imprenditori italiani. I rispettivi presidenti, Ettore Prandini e Massimiliano Giansanti, avrebbero addirittura espresso il loro disappunto alla premier Giorgia Meloni in persona.

Certe cose non dovrebbero andare in onda

Precisiamo un punto, innanzitutto: la libertà del giornalismo è sacrosanta. Report tenta di fare informazione, e poco importa se qualche potente possa storcere il naso.

L’inchiesta mandata in onda sulla Rai ha mostrato le condizioni aberranti nelle quali vertono gli animali degli allevamenti lager. I suini si trovano in condizioni che definire pessime è un eufemismo. Certo, c’è chi potrebbe dire che si tratta di animali che da lì a poco andranno maciullati, quindi magari riservare loro un hotel a 5 stelle potrebbe essere anche contraddittorio. In realtà, da anni ormai gli animalisti si battono anche per le condizioni per gli animali da macello, e hanno ottenuto nel tempo importanti traguardi.

Le condizioni quindi non devono essere prese alla leggera, ed è per questo motivo che Report ha deciso di avviare un servizio inchiesta in merito. Naturalmente, c’è chi non ha visto di buon occhio tale iniziativa. Coldiretti, ad esempio, ora si chiede quanti italiani saranno disposti a comprare il prosciutto, dopo aver visto quelle immagini terribili. Insomma, le associazioni si preoccupano del fatto che tali immagini possano urtare la sensibilità dei telespettatori e ripercuotersi sugli imprenditori. Insomma, chi tutela le aziende agricole e alimentari degli italiani si sente fortemente minato e rimprovera i dirigenti Rai di un servizio che può avere grosse conseguenze nel settore.

L’inchiesta che non ti aspetti

Benché da anni si parli di allevamenti lager, gli italiani hanno sempre chiuso gli occhi. Ora si dicono invece tutti indignati, merito dell’accurato servizio proposto dalla giornalista di Report Giulia Innocenzi.

La maggior parte delle immagini sono tratte dall’ong internazionale per la difesa dei diritti degli animali, Last Chance for Animals, e hanno fatto subito il giro del web, scatenando anche grossi dibattiti sui social. Ma cosa si vede precisamente nel filmato? Un sunto lo abbiamo dalla didascalia che lo stesso programma Rai ha postato sui suoi canali social:

“Suini lasciati a morire nel corridoio e atti di cannibalismo: queste le condizioni dell’allevamento in provincia di Cremona che fornisce i maiali al Consorzio del Prosciutto di Parma, come mostrano le immagini di LCAEurope”.

Ma chi pensa agli interessi degli imprenditori italiani? È questa la critica che viene rivolta a Report all’indomani del servizio. Fortunatamente c’è chi sa come rispondere a questa stupida domanda. Innanzitutto, gli imprenditori non sono immuni da critiche e non possono fare ciò che vogliono. Inoltre, se facessero come si deve il loro lavoro e non ci fossero questi allevamenti lager, allora non ci sarebbero problemi. Al di là dei diritti degli animali, infatti, parliamo pur sempre di prodotti che finiscono sulle nostre tavole, quindi devono essere trattati come si converrebbe.

Allevamenti lager, un problema per tutti

Vedere suini abbandonati a sé stessi, malati da giorni e lasciati morire, per non parlare poi di veri e propri atti di cannibalismo, non è affatto piacevole. Insomma, gli interessi degli imprenditori vanno tutelati, senza dubbio, ma ci sono comunque delle regole da rispettare, ed è bene metterle in atto per il benessere di tutti.

In sintesi…

  • Inchiesta shock sugli allevamenti lager crea polemiche;
  • associazioni si lamentano con la Meloni per il servizio di Report;
  • in questo modo si danneggiano gli imprenditori italiani;
  • è giusto nascondere la realtà dei fatti per evitare danni economici?