Secondo quanto riporta il ministero della Salute, grazie alle segnalazioni ricevute dall’Istituto superiore di sanità, sono saliti a 15 i casi di epatite colestatica acuta non infettiva e non contagiosa legati al consumo di integratori a base di curcuma. Da quello che si apprende, sono in corso delle verifiche per capire la causa e le responsabilità. Alcuni casi erano già stati segnalati settimane fa. 

I prodotti interessati

Ad oggi si parla di 15 casi ma il ministero della Salute ha consigliato, per precauzione, di sospendere il consumo di prodotti a base di curcuma così come indicato.

Tra i prodotti indicati troviamo Rubigen curcuma e piperina, lotto 250119, di Naturfarma, e Curcumin+piperin – Vegavero -, prodotto da Vanatari International GMBH a Berlino, Versalis – Geofarma s.r.l., prodotto da Labomar, Curcuma 95% Maximum – lotto 18L264, scadenza 10/2021, prodotto da EKAPPA LABORATORI per conto di Naturando, Curcuma Meriva 95% 520mg Piperina 5 mg – Farmacia dr. Ragazzi, Malcontenta, Curcuma liposomiale più pepe nero – lotto 1810224, scadenza 10/21, prodotto da LABORATORIES NUTRIMEA prodotto a rue des Petits Champs 20, FR 75002, Parigi, Tendisulfur Forte bustine – Laborest Italia prodotto da Nutrilinea, Curcuma complex – B.A.I. aromatici per conto di Vitamin shop,Curcuma “Buoni di natura” – Terra e Sole, Curcumina Plus 95% – lotto 18L823 – NI.VA prodotto da Frama, Curcumina Plus 95% piperina linea@ – lotto 2077-LOT 19B914 – NI.VA prodotto da Frama, Cartijoint Forte – Fidia Farmaceutici prodotto da Sigmar Italia,Curcumina 95% Kline – lotto 18c59 e 18M861 – NI.VA prodotto da Frama.

Si consiglia di non consumare i prodotti

Al vaglio c’è l’ipotesi che seppur di marche diverse siano state usate le stesse materie prime contaminate da sostanze epatotossiche. Dunque, in attesa delle analisi sui prodotti indicati e segnalati, il Ministero consiglia di sospendere il consumo di questi prodotti. Come riporta anche Repubblica, solo nel 2018 sono state 226 milioni le confezioni di  integratori alimentari vendute per un giro d’affari di 3,3 miliardi e un coinvolgimento della popolazione pari a 32 milioni.

Questo fa capire come il mercato degli integratori sia fiorente sotto molti aspetti. 

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