Una delle allergie più comuni e che sono più diffuse nei paesi industrializzati è sicuramente quella al nichel che, tra l’altro, è in aumento. Quest’allergia, purtroppo, è molto difficile da controllare e combattere perché tale metallo (anche se in piccole quantità) è presente un po’ dappertutto. Detto ciò, ecco i sintomi e gli alimenti che ne contengono di più.

Nichel: ecco cos’è

Il nichel è un metallo malleabile e duro che per queste sue caratteristiche si usa nella composizione di alcune leghe metalliche come quella dell’acciaio inossidabile.

È di colore bianco-argento e si trova nelle piante, in varie concentrazioni dell’aria ed anche in alcuni alimenti che si mangiano di frequente. Il nichel è presente anche nel corpo umano (ad esempio dentro alcuni enzimi della famiglia delle deidrogenesi). È un potentissimo allergizzante e, dato che si trova in molti oggetti di uso comune, rende molto diffusa la cosiddetta dermatite da contatto.

Quando poi a quest’ultima si associano anche dei disturbi di tipo sistemico come l’eczema diffuso, l’orticaria generalizzata, il prurito diffuso nonché i disturbi digestivi allora si parla di “allergia sistemica” al nichel solfato. Per accertare tale allergia, però, è necessario effettuare degli esami specifici ovvero i patch test. Qualora quest’ultimo dia risultato positivo, la prima cosa che si fa è eliminare dalla dieta degli alimenti che contengono nichel. Se dopo la dieta, il paziente trae benefici, quindi, viene eseguito un test di provocazione specifica con il nichel. Se quest’ultimo risulta positivo, poi, si effettua una diagnosi di allergia sistemica al nichel indirizzando quindi il paziente ad un trattamento specifico con il nichel solfato per via orale.

Sintomi allergia al nichel

I sintomi dell’allergia al nichel di solito si manifestano dopo 24-72 ore il contatto e sono sopratutto prurito alle volte molto severo, l’eczema dove avviene il contatto sotto forme di vescicole o puntini, dolore o bruciore e gonfiore.

Le eruzioni cutanee possono manifestarsi fino a quattro settimane e nei casi più gravi possono subire delle evoluzioni come ulcerazioni o ferite. Qualora una persona abbia ingerito nichel mediante alimenti, i sintomi sono vomito, diarrea, pirosi espiratorio come riniti ed asma, orticaria, cefalea, eczema o disturbi gastrointestinali.

Di solito, quando il contatto con oggetti che contengono nichel sono di breve durata, allora non si manifestano reazioni cutanee molto evidenti tranne che nei soggetti molto sensibili. In forma molto rara, poi, si manifestano delle sovrainfezioni batteriche delle lesioni che sono prodotte dalla dermatite. In caso compaiano delle vescicole, in ogni caso, bisogna prestare la massima attenzione all’igiene disinfettando bene nel caso compaiano ferite o ulcerazioni.

Nichel negli alimenti

Gli alimenti che contengono più nichel sono il cioccolato in polvere con 855 mg per 100 grammi, il cioccolato fondente nero con 412 mg, quello fondente con 276 mg, cioccolato al latte con 92 mg per 10 grammi, il grano saraceno con 420 mg, i fagioli secchi cannellini con 330 mg, i fagioli borlotti con 273 mg, le arachidi con 390 mg e le noci con 320 mg per 100 grammi.

Gli altri alimenti in cui trova il nichel sono le nocciole, le mandorle, i pistacchi, i piselli, la soia, l’avena ed il frumento intero.

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