Dopo l’allarme vaiolo delle scimmie e la variante Omicron 5, a preoccupare è anche la febbre Dengue, un virus in arrivo da Singapore che potrebbe diffondersi nel resto del mondo. La Dengue, è già conosciuta come febbre spaccaossa per via dei forti dolori muscolari che provoca e solo nei primi mesi del 2022 i casi segnalati sono raddoppiati rispetto al 2021. A Singapore, in particolare, alcune segnalazioni fanno temere per un vero e proprio allarme.

Allarme virus febbre Dengue, ecco i sintomi a cui fare attenzione

Nella città Stato al 28 maggio sono stati segnalati 11mila i casi di Dengue, numeri preoccupanti che fanno preoccupare l’Asia ma anche il resto del mondo per via di una possibile diffusione.

La febbre Dengue viene trasmessa dalle zanzare Aedes e si manifesta con febbre alta, mialgie e artralgie forti, cefalea, linfadenopatie e rash cutaneo che appare dopo la febbre e si accompagna ad un nuovo rialzo febbrile.

Alcuni soggetti manifestano anche tosse per cui non è da escludere che a volte possa essere confusa con il Covid-19, anche se nel caso della Dengue, i casi più gravi possono manifestare anche febbre emorragica potenzialmente fatale. Per capire se si è stati contagiati, è fondamentale eseguire esami sierologici e PCR e poi procedere ad una terapia ad hoc.

Cosa rischia l’Italia?

In Italia, per adesso, non c’è nessun allarme Dengue anche se nel nostro paese annualmente si registrano casi di Dengue da importazione, ossia persone che si sono contagiate durante dei viaggi, anche perchè la zanzara Aedes non è arrivata in Europa. Nonostante tutto le autorità tengono gli occhi aperti e a Singapore è vero e proprio allarme, come ha sottolineato Ruklanthi de Alwis, specialista di malattie infettive emergenti della Duke-Nus Medical School di Singapore: “Il riscaldamento globale dovuto ai cambiamenti climatici finirà per ampliare le aree geografiche interessate dalla Dengue e per allungarne la stagione di trasmissione”.