Dopo il covid, il vaiolo delle scimmie, l’allarme zecche e il virus West Nile causato dalle zanzare, l’estate ci regala la vespa orientalis, una specie molto particolare che non si vedeva dagli anni ‘50 a Roma. Come riconoscerla? Sembra una normale vespa ma ha delle strane fascette gialle sull’addome e sulla testa ed è stata segnalata più volte negli ultimi giorni. Rispetto alla vespa comune è più velenosa e aggressiva, per questo non bisogna sottovalutarla per la sua puntura.
Allarme vespa orientalis, più velenosa e punge anche di più di quella comune
Come scrive Repubblica, secondo l’etologo e zoofilo naturalista Andrea Lunerti, era dagli anni ‘50 che non veniva segnalata a Roma, mentre in altre città e zone italiane gli avvistamenti erano più recenti, dopo l’avviso da parte di un residente che avrebbe scovato il nido in un impianto dell’allarme:
«Hanno la capacità di orientare parzialmente il pungiglione colpendo anche lateralmente rispetto al loro corpo e sono un po’ più velenose»
Specie attratta dai rifiuti e dall’immondizia
La vespa orientalis o vespa orientale è presente in Italia da molti anni, soprattutto al Sud.
Il problema della vespa orientalis, è che non solo è attratta dai rifiuti, ma anche risulta anche più velenosa e aggressiva, per questo è fondamentale fare doppiamente attenzione nel caso la si riconosca nel proprio balcone, giardino o addirittura in casa.