Il presidente dell’Airi ovvero dell’associazione industrie risiere italiane, Mario Francese, lancia l’allarme sul riso. Potrebbe infatti mancare dagli scaffali dei supermercati nelle prossime settimane oltre all’olio e alle altre materie prime provenienti provenienti dall’Ucraina. Per Francese sono tre le cause determinanti per le quali tra maggio e giugno verificarsi tale scenario, ecco maggiori dettagli in merito.

A rischio il riso negli scaffali dei supermercati, è allarme

Mario Francese, presidente dell’Airi, pone come prima causa della possibile mancanza di riso nella prossime settimane il prezzo della materia prima.

Inoltre il rischio di siccità e i costi più elevati per la produzione. Purtroppo l’elettricità non è aumentata solo per le famiglie ma anche per le aziende così come il gas metano (aumento 150%) che sono entrambi preziosi per la produzione. In più c’è stato il rincaro del 40% del packaging (contenitori). Con i diversi aumenti produrre riso, denuncia l’associazione, non è più sostenibile. In più si è aggiunta la siccità che ha messo a serio rischio la nuova semina, motivo per il quale molti produttori hanno limitato la produzione. Minore è quest’ultima ovviamente, minori sono le forniture non solo nelle prossime settimane ma anche il prossimo anno. Il tutto avviene mentre la domanda è in continuo aumento nel nostro paese del 25% e in Europa del 10%.
Il presidente dell’Airi ha aggiunto che purtroppo la disponibilità residua di riso nazionale è la più bassa dalle ultime dieci campagne. In più la crisi economica sta mettendo in grossa difficoltà tutto il settore per cui il prodotto disponibile non potrà soddisfare la domanda. Per tale motivo ha invitato i produttori a vendere le scorte per evitare che a breve gli scaffali dei supermercati restino vuoti. L’unica speranza affinché tale scenario non si verifichi è che torni a piovere e si abbassino i prezzi delle materie prime e di produzione.

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