Mangiare prodotti sulla carta sicuri non è mai del tutto una certezza. Quante volte capita di andare al supermercato, acquistare un certo prodotto e poi qualche giorno dopo sentire che il ministero l’ha richiamato per l’allarme listeria? A quel punto si spera fino all’ultimo che il lotto incriminato non sia quello acquistato da noi. Negli ultimi anni i casi sono in aumento e ogni volta aumenta la paura. In queste settimane nei supermercati italiani si sono registrati diversi ritiri di prodotti potenzialmente pericolosi.

A intervenire in prima persona è stato il ministero della Salute, che ha invitato le persone a non consumare l’articolo appartenente ai lotti ritirati, ma di riportarlo indietro e chiederne il rimborso o l’eventuale sostituzione. I soggetti interessati dal richiamo corrono il rischio di contrarre l’infezione da listeria, dal nome del batterio – il listeria monocytogenes – per cui il ministero ha predisposto il ritiro di diversi prodotti in vendita nei supermercati.

Allarme listeria, gli ultimi casi aprono a nuovi scenari

L’ultimo caso ha riguardato i pancake al cioccolato dell’azienda francese Bernard Jarnoux Crepier. Nei giorni scorsi il marchio transalpino ha portato a termine il ritiro del lotto numero 256, seguendo le indicazioni del ministro della Salute. In precedenza la stessa sorte era toccata a latticini, tramezzini al salmone e wurstel di pollo.

Se si scende maggiormente nel dettaglio, i lotti ritirati dei wurstel di pollo appartengono all’azienda agricola Tre Valli e sono contrassegnati dai numeri 01810919 e 1785417. La società ha provveduto a ritirare i lotti indicati dalla nota del ministero della Salute insieme agli articoli prodotti prima della data del 12 settembre. Per quanto riguarda invece la maionese e i tramezzini al salmone, i lotti ritirati sono di proprietà dell’azienda Allegri Sapori. I numeri dei lotti a cui fa riferimento il ritiro sono rispettivamente 229252-2 e 22952-1.

Quali sono i cibi maggiormente a rischio e le gravi conseguenze

Secondo quanto riporta l’Istituto Superiore di Sanità, i cibi potenzialmente più a rischio sono i formaggi molli, per esempio il gorgonzola, il Camembert e il Brie. A rischio listeria sono anche i patè, il latte crudo, la verdura e la frutta. Ma anche il salmone affumicato, i salumi e, più in generale, i cibi poco cotti. Insomma una lista affatto breve.

I soggetti che invece rischiano le conseguenze più gravi del batterio sono gli immunodepressi, le persone debilitate e le donne in dolce attesa. Per quanto riguarda i sintomi, la situazione inizia a farsi preoccupante nell’eventualità di meningiti, aborti e forme setticemiche. Nei casi meno gravi, invece, la listeria causa spesso e volentieri forme gastroenteriche con qualche linea di febbre.

Per eliminare il rischio di contrarre la listeria, il consiglio è di lavarsi le mani, pulire in maniera accurata i materiali e le superfici con cui vengono a contatto i cibi e cuocere gli alimenti. Inoltre, è importante rimanere informati sui richiami alimentari del ministero della Salute.