Non c’è pace quest’anno per il gas e la luce. Mentre le bollette aumentano e mettono in difficoltà le famiglie italiane, che ormai non sanno più dove “sbattere la testa” per far fronte a tutti i rincari, il pericolo di un razionamento del gas durante la stagione invernale non si può ancora scongiurare. Non sono passati tanti giorni da quando è stato confermato il nuovo piano di razionamento del gas, quello che ci farà tenere i riscaldamenti a 19 gradi per tutto l’inverno e un’ora in meno di accensione dei termosifoni.

E se già per qualcuno questo è troppo, potrebbe andare ancora peggio.

Le parole di Davide Tabarelli, presidente di Nomisma energia, sono chiare. Durante un convegno a Bologna, ha ipotizzato che sarà necessario prendere in considerazione il razionamento delle fonti energetiche. E c’è di più, ha consigliato alle famiglie un generatore elettrico per far fronte all’inverno:

«Purtroppo ci sono dati impressionanti. Cose mai viste, a ottobre abbiamo quasi un raddoppio delle tariffe, che sono state tenute ferme da inizio anno»

Allarme gas e rischio razionamento: potrebbe servire un generatore per le famiglie, il consiglio di Tabarelli

Tabarelli ha parlato di shock energetico mai visto e di bollette in arrivo davvero salate. Per adesso, il clima è ancora caldo e quasi nessuno pensa di accendere i riscaldamenti. Tutto però cambierà da novembre, quando le temperature si faranno più rigide, e allora sarà inevitabile accendere i riscaldamenti. Pur rispettando le nuove regole proposte dal piano gas del governo, la mazzata per le famiglie è dietro l’angolo. Tabarelli consiglia di usare meno gas possibile e anche prepararsi a dei razionamenti per l’inverno, soprattutto a gennaio e febbraio.

A chi abita in montagna consiglia di usare legna e pellet, agli altri le pompe di calore e la stufa a gpl. Gennaio e febbraio saranno i mesi più duri, non solo per via dei prezzi improponibili ma anche per la difficoltà a trovare gas.

A febbraio, sopratutto, quando farà molto freddo, ci saranno difficoltà a reperire la materia prima. Le scorte saranno poche perché la Russia “in quei giorni ci dava un quarto del gas nel picco di domanda e se viene a mancare, come probabile, siamo nei guai”.
Insomma, per il presidente di Nomisma Energia, le famiglie dovrebbero comprarsi un generatore elettrico e il decreto sui razionamenti del gas potrebbe essere solo il primo di una lunga serie.

Per le aziende possibili stop di 30 giorni tra dicembre e febbraio

I problemi non sono solo sul fronte allarme razionamento gas. Non va meglio sul fronte energia. Che il periodo peggiore per i consumi sarà proprio la fine dell’anno, lo sanno bene anche le aziende che tra dicembre e febbraio hanno deciso di stoppare la produzione. Ma solo in alcuni casi. Anche il piano per il risparmio energetico delle imprese sta prendendo forma e nel caso si renda necessaria un’interruzione obbligatoria dei consumi a causa della carenza del gas russo, allora anche le aziende dovranno ricorrere ai ripari. L’unico modo è quello di interrompere per un pò di giorni la produzione. A rimetterci, però, sarà l’economia italiana e anche chi lavora. Come sempre purtroppo.