Dopo la variante Omicron 2 che è diventata dominante e che risulta anche più contagiosa della variante Omicron, negli ultimi giorni si parla anche della nuova variante Xe, scoperta a gennaio nel Regno Unito e dai primi studi ancora più contagiosa, seppur figlia di Omicron, di almeno il 10%.

Allarme contagi variante Xe: due dosi non servono a niente secondo Walter Ricciardi

Un nuovo allarme a riguardo è stato lanciato da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza:
«La nuova variante Xe sembra più contagiosa e una persona che oggi ha due dosi non è praticamente vaccinata».


La variante Xe è un mix tra Omicron e Omicron 2, ancora sono pochi i casi sequenziati ma se davvero risulta più contagiosa di Omicron, è facile immaginare che potrebbe colpire ancora più persone.

Il dato più preoccupante è quello che riguarda il vaccino e illustrato durante un’intervista al programma di Rai 3 Agorà, dal consulente del ministero della Salute Walter Ricciardi. Sembra, infatti, che una persona che ha solo due dosi di vaccino con questa variante non è praticamente vaccinato. Quindi, l’unico modo per proteggersi è sottoporsi alla terza dose:

“Sotto osservazione ci sono 600 casi in Gran Bretagna, che in parte agevola la formazione di varianti anche perché dal 24 febbraio non ha alcuna restrizione. Xe non sembra più letale per il momento, sembra più contagiosa e questo è preoccupante perché genera un contagio enorme con il coinvolgimento di cittadini e anche operatori sanitari”

Riguardo il fatto che solo con due dosi non c’è protezione, ma serve anche il booster, Ricciardi ha spiegato che questo variante non da immunità permanente e quindi un soggetto può reinfettarsi: “Fino al 4% delle persone si reinfetta e cominciano a esserci soggetti che si reinfettano più di due volte” .

Chi contagia di più

Dunque, l’emergenza non è finita e bisogna essere pronti ancora per vario tempo a comportamenti saggi e vaccinazioni.


Ricciardi ha sottolineato che la variante Xe si diffonde soprattutto nella fascia di popolazione dove c’è scarsa copertura vaccinale e ha detto che “la vaccinazione pediatrica è stato un fallimento, non ha raggiunto neanche il 38%.” Infine, in merito all’addio alle mascherine al chiuso dal 1 maggio, ha sottolineato che la decisione verrà presa sulla base dei contagi.

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