Per gli automobilisti questo è un momento di calma apparente. I prezzi di benzina e diesel sono ancora bassi e ogni volta che si arriva al distributore per fare il pieno si riesce sempre a fare un sospiro di sollievo. La brutta notizia è che non durerà. Avete capito proprio bene, tra non molto tempo potremmo dover tutti rivivere quel brutto periodo in cui il carburante aveva prezzi folli e ci costringeva a fare il giro dei distributori. La batosta, insomma, è alle porte e si somma a tutti gli altri rincari delle bollette, della spesa e della vita in generale.

L’Opec ha infatti deciso per un maxi taglio della produzione di petrolio che non si vedeva dall’emergenza Covid. Che cosa succederà?

L’Opec ha deciso di tagliare la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno da novembre. Un taglio alla produzione del genere non si vedeva dal periodo Covid ma fa capire che all’orizzonte ci sarà un vero e proprio shock mondiale per l’economia.

Prezzi benzina e diesel in aumento dopo la decisione dell’Opec

La notizia è stata anche commentata da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori:

“Un rialzo dei prezzi energetici contribuirà a far galoppare i prezzi, a far contrarre la domanda, con pesanti effetti sulla crescita mondiale, aumentando il rischio di fare entrare tutti in recessione”.

Gli effetti della notizia hanno già avuto un effetto consistente sui listini dei prezzi del carburante. I prezzi medi praticati alla pompa sono già aumenti, anche se il vero shock, probabilmente arriverà più avanti. Secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana, Eni ha già aumentato di tre centesimi i prezzi consigliati di benzina e diesel. IP ha aumentato di 2 centesimi la benzina e 1 il diesel, Q8 di 2 centesimi e di 3 Tamoil. In base a quanto indicato dall’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta, il prezzo per la benzina al self è arrivato a 1,642 euro/litro, per il diesel si parla di 1,746 euro/litro.

Va peggio per il prezzo della benzina al servito: 1,788 euro/litro. Per il Gpl servito il prezzo medio è di 0,788 euro/litro mentre per il metano servito si arriva 3,114 euro/kg.

Cosa accadrà senza lo sconto taglia accise

Secondo il Wall Street Journal, si tratterebbe di una mossa della Russia per mettere difficoltà agli Usa e l’Occidente dopo la guerra in Ucraina. Difficile, quindi, immaginare scenari positivi: probabilmente ci saranno conseguenze gravi sul prezzo del carburante. Oltretutto a fine novembre scadrà anche lo sconto taglia accise e non è difficile immaginare che senza una proroga e interventi mirati la benzina e il diesel costeranno di più.