Preoccupa non poco la situazione in Emilia Romagna dopo l’alluvione che ha colpito la regione. Dopo la conta dei danni e la gestione dei 20mila sfollati, c’è anche il problema delle acque contaminate a causa dei sistemi fognari e delle sostanze chimiche industriali che ora potrebbero mettere a rischio la salute dei cittadini. Dunque, dopo l’emergenza climatica che ha sconvolto la regione, una nuova tegola arriva da una nuova problematica sanitaria.
Il comune di Ravenna e l’Ausl Romagna hanno lanciato un’allerta a causa delle acque reflue che arrivano «da sistemi fognari o da sostanze chimiche e da rifiuti agricoli o industriali con possibili impatti sulla salute».

Nella nota, quindi, si fa riferimento a una possibile contaminazione dell’acqua. Quindi si raccomanda i volontari di indossare sempre stivali e calzature robuste per proteggersi, evitando ciabatte e infradito.

Il vademecum lanciato dall’Asl

Inoltre, anche i bambini dovrebbero evitare di giocare con l’acqua. In generale, tutte le persone dovrebbero evitare di toccare l’acqua oppure usare guanti se la si tocca. Le persone dovrebbero poi avere cura di lavare sempre bene le mani con acqua e sapone e di lavare i vestiti contaminati con acqua calda a 60 gradi. Come scrive il Resto del Carlino, che ha intervistato la direttrice del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Raffaella Angelini, va precisato che non c’è un allarme sanitario ma va anche detto che è fondamentale adottare tutte le precauzioni igieniche nel momento in cui si entra a contatto con le acque reflue. I liquidi, infatti, possono essere contaminati:

«Da tutto ciò che si trova, o trovava, nelle strade oppure sotto le strade: intendo veicoli finiti a mollo, poi il sistema fognario, le carcasse di animali. Ci sono tanti fattori che possono pregiudicare la qualità dell’acqua»

Il rischio è di incorrere in alcune malattie infettive come salmonelosi, epatite A etc.

Si sta valutando anche se predisporre dei richiamo vaccinali per antitetanica
Il vaccino non è obbligatorio, ma l’Ausl ha chiarito che venerdì sarà a Conselice, poi si cercherà di ripetere a Sant’Agata e Solarolo per vaccinare i cittadini. Inoltre, chi ha necessità del richiamo può recarsi negli ambulatori vaccinali delle sedi di Lugo, Faenza, Ravenna e Cervia.
Oltre al pericolo di imbattersi in malattie infettive come quelle citate, c’è anche il rischio di infezioni gastrointestinali, che si manifestano con vomito e diarrea. Con il passare del tempo, infatti, le acque sporche possono dare origine a delle muffe, ecco perché a tutti è raccomandato di non toccarsi naso e bocca con le mani sporche di fango e perché, l’Asl consiglia anche di arieggiare le case il più possibile, così da favorire l’asciugatura delle pareti e dei pavimenti.

Allarme acqua contaminata in Emilia Romagna dopo l’alluvione, si rischiano infezioni

La situazione in Emilia Romagna resta ancora critica, anche perchè per la giornata di oggi è previsto ancora maltempo. Da domani, però, dovrebbe tornare il tempo bello e quindi i prossimi giorni si dovrebbero mettere in atto tutte le strategie per ripulire i paesi. A Conselice, ad esempio, la sindaca Paola Pula ha parlato della possibilità di trasferire i cittadini per qualche giorno in bungalow o camping per pulire tutte le strade ed evitare il peggioramento delle condizioni igieniche.
Dunque, l’allarme alluvione in Emilia Romagna, che ha sconvolto la Regione una settimana fa, non è ancora rientrato. Si cerca di fare la conta dei danni e affrontare anche i possibili problemi sanitari.

Riassumendo

  • Si sta facendo ancora la conta dei danni per l’alluvione in Emilia Romagna
  • Il rischio di malattie infettive o problemi di salute legate alle acque sporche non è da sottovalutare
  • L’Ausl ha messo a punto un vademecum per evirare infezioni gastrointestinali o malattie infettive legate alle acque reflue che hanno invaso le strade
  • In alcuni paesi saranno disponibili camper vaccinali per l’antitetanica
  • A Conselice si ipotizza di trasferire i cittadini per qualche giorno per pulire le strade.