Il governo Meloni ha le idee chiare: semplificare il più possibile il fisco. La riforma fiscale parte proprio da questo assunto e dall’idea di voler cancellare quelle micro tasse introdotte nel passato per far cassa ma che poi non sono servite praticamente a nulla. Alcune di queste micro tasse, erano state introdotte durante il governo Monti, come la famosa tassa sugli yacht, che poi fu abolita tempo dopo, e il balzello sulle auto di grossa cilindrata, ancora in vigore ma in progeto di essere abolita, perché come altre non ha portato vantaggi utili.

Ma non è l’unico balzello che il governo Meloni vuole eliminare.

Le tasse inutili che non pagheremo più, addio alle micro imposte

Si parla anche di altre micro tasse che l’esecutivo vuole togliere del tutto in un futuro neanche lontano. Tra queste si possono citare:

  • il superbollo
  • la tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale
  • la tassa di laurea
  •  l’addizionale regionale sui canoni per le utenze di acque pubbliche
  •  l’imposta sugli intrattenimenti
  • l’imposta erariale sui voli dei passeggeri di aerotaxi e sugli aeromobili privati-la tassa di pubblico insegnamento
  • la tasse del tributo comunale sui rifiuti
  • il balzello sulle emissioni di anidride solforosa e ossidi di azoto
  • la tassa regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili
  • i diritti di licenza sulle accise.

Come scrive Il Messaggero – che riporta le parole del deputato di Fratelli d’Italia Andrea De Bertoldi – l’eliminazione delle micro tasse potrebbe essere inserita nella delega con un emendamento o far parte della lista dei micro-tributi che la delega vuole eliminare.

C’è anche la tassa sulle auto di lusso

Tra quelle destinate a sparire e considerate più fastidiose, c’è sicuramente la tassa sugli intrattenimenti o imposta sui biliardini. Si tratta di un’imposta che gli esercenti sono obbligati a pagare per usare quei giochi che non permettono di ritirare vincite ma hanno il solo obiettivo di intrattenere i clienti dei bar, come appunto flipper, ma anche le freccette e il biliardino.

Anche la tassa sulla laurea è destinata a sparire, si tratterebbe di un balzello che fa incassare allo Stato un milione di euro all’anno. E non parliamo della tassa sulle auto di lusso, che pagano i possessioti di auto di potenza superiore a 185 Kw. Ad esempio, un possessore di Audi SQ7 con una potenza di 373 kW – come scrive Il Messaggero- pagherebbe 3.760 euro in più rispetto al bollo classico.

Abolendo queste imposte, il fisco avrebbe un introito inferiore di 152 milioni di euro su undici tasse erariali, 91 milioni su sette tasse regionali e 10 milioni su tre comunali, come ha fatto sapere l’Agenzia delle entrate. Ora il governo ha intenzione di procedere per rendere la riforma attiva in estate. La delega è in discussione alla Camera e poi dovrebbe partire tutta la fase attuativa. Insomma, nei prossimi mesi potremo forse dire addio a quelle micro tasse considerate inutili.