Aumenta il numero di poveri nel nostro paese e proprio per questo la conferma di 10 bonus assistenziali anche nel 2023 è una buona notizia.

Aumentano, però, anche le diseguaglianze in Italia con il 5% dei più ricchi che detengono una ricchezza superiore a quella dell’80% dei più poveri. Questo è quanto comunica il nuovo report dell’Oxfam che spiega anche i motivi. Prima la pandemia, ora l’aumento dei prezzi di ogni genere e la crisi energetica che hanno portato un tasso di inflazione alle stelle (un dato così alto non si era visto da oltre trentacinque anni).

Il problema è che nuovi venti recessivi rischiano di aumentare ancora tale divario. Inoltre è preoccupante anche il fatto che siano crollati i salari per più di sei milioni di dipendenti privati per i quali gli adeguamenti non copriranno gli aumenti generati dall’inflazione. Chi può, sta attingendo dai propri risparmi che però non sono eterni.

Ecco allora i 10 più importanti bonus 2023 confermati e che, seppure in parte, daranno una piccola mano a chi ha difficoltà economiche.

I primi 5

Tra i 10 bonus principali del 2023 c’è l’assegno unico e universale che ha debuttato quest’anno. L’importo base oscilla tra i 175 euro al mese se si ha un Isee fino a 15 mila euro e i 50 euro per chi ne ha uno uguale o sopra i 40 mila euro. Dal prossimo anno, però, aumenterà del 50% per chi ha un figlio fino a 1 anno e sarà riconosciuto fino ai 3 anni (compiuti). Ciò però varrà solo a partire dal terzo figlio e se il proprio Isee è sotto i 40 mila euro.

Prorogato per l’anno in corso anche il bonus asili nido con il quale si ricevono fino a tre mila euro con Isee fino a 25 mila euro e fino a duemilacinquecento euro per Isee fino a 40 mila euro. Oltre quest’ultima soglia il contributo arriva fino a massimo mille e cinquecento euro.

Confermato anche il bonus bollette per il quale c’è stato un innalzamento della soglia dai 12 ai 15 mila euro. Per le famiglie numerose, invece, l’Isee può arrivare fino a 20 mila euro.

Per i giovani che hanno meno di 31 anni con reddito non superiore ai 15493,71 euro c’è il bonus e contributo affitti. Costoro, però, potranno fruire del contributo solo per gli immobili dove avranno trasferito la residenza.

Infine c’è il bonus casa che si divide in cinque misure: mutuo agevolato per gli under 36 per acquistare la prima casa. Inotre c’è il Superbonus per l’efficientamento energetico degli edifici, l’Ecobonus per migliorare le prestazioni energetiche, il Bonus verde per rifare giardini e terrazzi e il Bonus mobili.

Gli altri

Ci sono altri bonus 2023 e uno di questi è quello “acquisti e alimentare”. È erogato mediante una carta spesa a chi ha un reddito sotto i 15 mila euro. Questa carta che si chiama “Risparmio spesa” è gestita dai comuni e permette di acquistare i beni di prima necessità. C’è poi anche la carta acquisti ordinaria che è emessa da Poste Italiane per chi ha un reddito sotto i 7210,39 euro più altri requisiti.

Non è proprio un bonus ma quasi il social market. Si tratta di un market simile a un negozio dove si possono trovare prodotti a prezzi calmierati o a costo zero (qualche volta). Di solito per accedervi è necessario avere un Isee sotto i 10 mila euro.

Un altro bonus che è sempre esistito nel nostro paese è l’esenzione del ticket sanitario per anziani e minori sotto i 6 anni se si ha un reddito sotto i 36 mila euro. Possono averlo anche i disoccupati e i loro familiari a carico purché il reddito non superi gli 8 mila euro nonché i pensionati sociali o chi percepisce l’assegno familiare e i familiari a carico.

Inoltre chi percepisce una pensione minima (anche i familiari a carico) e ha più di sessant’anni.

Infine ci sono i bonus psicologo e occhiali da vista per il 2023. Quest’ultimo è un contributo di 50 euro per acquistare occhiali o lenti a contatto. È però valido solo per famiglie con Isee non più alto di 10 mila euro. Il primo, invece, è diventato permanente e passerà da 600 a 1500 euro con una soglia di 50 euro a seduta. Bisognerà però avere un Isee di massimo 50 mila euro.

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