Volvo Cars, società di proprietà del gruppo cinese Geely, non ha in programma di quotarsi in borsa. Lo ha detto il suo direttore esecutivo più di due mesi dopo che la casa automobilistica svedese aveva rimandato il suo approdo in Borsa a causa delle tensioni commerciali e ad una contrazione delle  vendite automobilistiche. Volvo e la sua controllante stavano lavorando ad un’offerta pubblica iniziale, valutando potenzialmente la casa automobilistica da 16 miliardi a 30 miliardi di dollari. A settembre, la società ha abbandonato i piani di IPO, ma ha affermato che una quotazione era ancora possibile in futuro.

Volvo: nessun piano per una quotazione in Borsa vi sarebbe attualmente per la casa automobilistica svedese

“Non ci sono piani o  termini entro i quali entrare nel mercato azionario”, ha detto l’amministratore delegato Hakan Samuelsson alla Reuters a margine del Los Angeles Auto Show. Alla domanda se la società potesse invece prendere in considerazione la possibilità di raccogliere fondi tramite obbligazioni convertibili, ha dichiarato: “Non è il momento giusto, ma anche quello è un mercato turbolento”. Un IPO avrebbe contribuito a sostenere le casse di Volvo in un momento in cui i produttori di automobili hanno bisogno di denaro per sostenere i loro piani di sviluppo per le tecnologie delle auto elettriche e dei veicoli senza conducente.

Samuelsson ha ribadito mercoledì che la sua azienda, che sta sviluppando Polestar come marchio di veicoli elettrificati ad alte prestazioni, finanzierà il suo sviluppo utilizzando i flussi di cassa esistenti. Il numero uno della società svedese aveva detto a settembre, quando l’IPO fu ritirato, che la compagnia aveva “altre alternative” per finanziare le sue attività. 

Leggi anche: Volvo lancia un servizio di trasporto con camion completamente autonomi

Volvo

Volvo: nessun piano per una quotazione in Borsa vi sarebbe attualmente per la casa automobilistica svedese

Leggi anche: Volvo punta a vendere camion elettrici in Nord America entro il 2020