Volkswagen ha presentato una denuncia legale presso il tribunale di Monaco di Baviera contro le ricerche svolte dai pubblici ministeri tedeschi presso lo studio legale ingaggiato per la difesa dello scandalo emissioni. La decisione segue una riunione del consiglio di sorveglianza di Volkswagen di martedì, quando i funzionari hanno discusso sul possibile ricorso legale della casa automobilistica per evitare che i pubblici ministeri di Monaco possano conservare e tenere conto in sede processuale del materiale sequestrato,  così come riportano due fonti vicine alla società Mercoledì, secondo quanto pubblicato da Reuters.

 

Alcuni membri del consiglio di sorveglianza di Volkswagen avevano dubbi sulla legittimità delle azioni dei pubblici ministeri perché temono che queste possano minare l’impegno della società a cooperare pienamente con le autorità al fine di chiarire lo scandalo, secondo quanto dichiarato dalle fonti.

VW, la più grande casa automobilistica del mondo, non ha specificato esattamente quando è stata presentata la denuncia e non ha fornito ulteriori dettagli sulla questione.

 

Volkswagen aveva già protestato per un’altra perquisizione effettuata dai pubblici ministeri degli Stati Uniti presso lo studio legale Jones Day il 15 marzo scorso e aveva detto che avrebbe usato ogni mezzo legale per difendersi. Jones Day non è stato immediatamente raggiunto per un commento. Lo studio legale statunitense è stato incaricato dai consigli di sorveglianza di VW e dalla sua divisione di lusso Audi verso la fine del 2015 per la sua difesa da un’indagine aperta per frode. L’azienda di Wolfsburg non ha mai pubblicato il rapporto completo di Jones Day, anche se una sintesi delle sue scoperte è stata compilata sotto forma di una “dichiarazione di fatti” per il Dipartimento di Giustizia americano.

 

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Il consiglio di sorveglianza ha raccomandato martedì agli azionisti di ratificare le azioni intraprese dal consiglio di Sorveglianza composto da 9 top manager tra cui il CEO di Audi Rupert Stadler,  il 10 maggio in occasione dell’assemblea generale annuale.

Nei giorni scorsi un’altra riunione sullo stesso argomento era stata portata avanti dal consiglio di sorveglianza di Audi.