Dagli Stati Uniti arrivano nuove indiscrezioni relative allo scandalo dieselgate che ha coinvolto il gruppo tedesco di Volkswagen. Secondo l’FBI sarebbe un ingegnere italiano il responsabile del team che creò i programmi per manomettere test sui diesel. Si tratterebbe del 60 enne Giovanni Pamio ingegnere ex Audi. Per l’ingegnere italiano sono gravi le accuse che arrivano dal Dipartimento di Giustizia americano. L’ex dipendente del gruppo Volkswagen infatti è accusato dalla procura di Detroit di associazione a delinquere, frode e violazione della normativa.

 

Volkswagen: sotto accusa un ingegnere italiano per il dieselgate

 

Sarebbe stata la testimonianza di un dipendente Audi a far ricadere le principali responsabilità dello scandalo sull’ingegnere italiano.

L’uomo rimasto anonimo starebbe collaborando con il Dipartimento di Giustizia americano per fare piena luce sul caso e comprendere di chi siano le responsabilità. Secondo il testimone Giovanni Pamio era a capo di un team di ingegneri che si occupava dei controlli sulle emissioni e che avrebbe ideato il software per frodare i controlli.

 

Pamio avrebbe ignorato gli avvisi che i suoi software violavano le leggi. Al momento comunque le autorità stanno continuando ad indagare sul dieselgate. Questo comunque è costato a Volkswagen tra multe, risarcimenti e rimborsi una somma superiore ai 25 miliardi di dollari negli Stati Uniti. Al momento ci sarebbero anche altri 7 ex dipendenti di Volkswagen coinvolti nella vicenda. Vedremo dunque quali saranno i prossimi sviluppi di questo caso che si fa sempre più intricato per il famoso gruppo automobilistico tedesco.

 

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Volkswagen

Volkswagen: dagli Stati Uniti arriva la notizia che a capo del team che avrebbe realizzato i software che hanno dato origine al dieselgate ci sarebbe un italiano

 

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