La National Trasport Safety Board ha scagionato nelle scorse ore Tesla. La casa automobilistica di Elon Musk non sarebbe responsabile dell’incidente mortale costato la vita a Joshua Brown, che si schiantò con la sua Model S contro un camion proprio mentre era in funzione Autopilot, il famoso sistema di guida autonoma della casa americana leader nel settore delle auto elettriche. La colpa dell’incidente avvenuto nel maggio del 2016 in Florida sarebbe dello stesso sfortunato pilota.

Tesla assolta per l’incidente mortale costato la vita a Joshua Brown

Autopilot non avrebbe riconosciuto l’autocarro confondendolo con il cielo, ma la colpa sarebbe del pilota che in 37 minuti avrebbe toccato il volante solo per pochi istanti.

Quindi il guidatore ha sovrastimato le possibilità del sistema e inoltre l’auto andava ad una velocità maggiore di quella consentita nella strada in cui si è verificato il sinistro. Il camion era posto di traverso sulla carreggiata e per questo motivo non è stato riconosciuto dal sistema. Il pilota automatico in quel frangente ha dato per scontato un intervento del pilota e per questo non è intervenuto.

Ovviamente, al momento, i sistemi di guida autonoma presenti nelle auto, comprese quelle di Tesla, hanno funzioni molto limitate, non trattandosi di sistemi che consentono un’autonomia completa. Dunque il guidatore deve sempre stare attento non potendo delegare tutto al software. La morte di Joshua Brown dimostra che anche se l’auto è parzialmente automatizzata una distrazione prolungata del guidatore può costare caro a conducente ed eventuali passeggeri.

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Tesla: ecco le immagini dell’incidente costato la vita a Joshua Brown, ma la colpa non sarebbe del sistema autopilot bensì della distrazione del conducente

 

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