Il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, alla fine del 2018 si dimetterà da amministratore delegato del gruppo italo americano. Il distacco dal mondo dei motori per il celebre top manager sarà comunque graduale. Sergio Marchionne infatti rimarrà in Ferrari come Presidente per almeno altri due anni sino al 2021. Tecnicamente l’addio a Fca da parte del suo massimo dirgente arriverà nel corso della primavera del 2019, ad Amsterdam quando si svolgerà l’assemblea degli azionisti in cui verrà approvato il bilancio del 2018.

 

Sarà dunque quello l’ultimo atto alla guida di Fiat Chrysler per l’attuale CEO. Già comunque in quel periodo conosceremo chi sarà il suo sostituto. Questo verrà scelto dai vertici di FCA tra gli attuali dirigenti del gruppo italo americano, così come chiarito dallo stesso numero uno dell’azienda. Tra i papabili per la sua sostituzione si fanno i normi dell’attuale amministratore delegato di Alfa Romeo e Maserati, Reid Bigland e di Alfredo Altavilla, responsabile di Fiat Chrysler nell’Area EMEA.

 

A quel punto Sergio Marchionne si potrà dedicare per almeno altri due anni a Ferrari. L’obiettivo è ovviamente quello di rendere la casa automobilistica del cavallino rampante sempre più indispensabile nel mondo dei motori facendo crescere il numero delle immatricolazioni grazie all’arrivo di nuovi modelli ma non di un Suv, come più volte indicato dall’attuale numero uno di Maranello.

 

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Sergio Marchionne CEO di Fiat Chrysler

Sergio Marchionne CEO di Fiat Chrysler e Presidente di Ferrari

 

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Sergio Marchionne entro la fine del 2018 spera di procedere all’azzeramento del debito di Fiat Chrysler Automobiles. Questo dovrebbe avvenire attraverso il successo commerciale dei nuovi modelli che nel frattempo arriveranno sul mercato per quanto concerne i vari brand di FCA.

Ci riferiamo in particolare ad Alfa Romeo, Maserati e Jeep dal cui rilancio dipendono le sorti future della società.

 

A quel punto sarà possibile ipotizzare anche una possibile fusione, ma quello non sarà più un problema di Sergio Marchionne che nel frattempo dopo 15 anni avrà passato la mano al suo successore.