L’amministratore delegato della Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös, afferma che lo stabilimento britannico di Goodwood potrebbe essere paralizzato dalle potenziali complicazioni della Brexit. Queste paure si sono moltiplicate oggi dopo che il primo ministro britannico Theresa May ha subito una devastante sconfitta legislativa quando il Parlamento ha respinto l’accordo con l’Unione europea sulle condizioni della Brexit.

La Brexit potrebbe paralizzare la produzione della casa inglese secondo il suo CEO

Il sistema di produzione just-in-time della casa automobilistica inglese potrebbe essere danneggiato dalla Brexit, indipendentemente dal fatto che il Regno Unito raggiunga un accordo con l’Unione Europea.

In preparazione di un no-deal Brexit del 29 marzo, Rolls-Royce ha iniziato a informare i fornitori sulle nuove procedure di importazione. La casa automobilistica inglese inoltre sta investendo in nuovi sistemi IT e si prepara a trasportare i componenti delle sue auto per via aerea dall’estero nel caso in cui le consegne via mare siano ritardate a causa dei problemi alle dogane.

Ma nonostante ciò non c’è alcuna possibilità che la sua produzione venga spostata all’estero

Solo l’8% delle parti delle auto di Rolls-Royce sono prodotte nel Regno Unito. Non a caso l’azienda importa circa 32.000 pezzi da più di 600 fornitori globali per costruire i propri veicoli. L’azienda effettua 35 viaggi in camion al giorno attraverso il Canale della Manica per garantire una produzione senza intoppi. Mentre la Rolls-Royce è consapevole che la sua produzione potrebbe essere danneggiata dal Regno Unito che lascia l’UE, Müller-Ötvös ha affermato che non vi è alcuna possibilità che la casa automobilistica sposti la produzione al di fuori della Gran Bretagna.

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Rolls-Royce teme gli effetti della Brexit sulla produzione delle sue auto

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