Ferdinand Piëch, l’ex presidente di Volkswagen e nipote di Ferdinand Porsche Beetle fondatore del gruppo tedesco, ha accettato di vendere la maggior parte delle sue quote in Porsche. Piëch uno dei maggiori azionisti della casa tedesca ha accettato di vendere una quota del 14,7 per cento agli altri membri delle famiglie Porsche e Piëch.Egli manterrà una quota di minoranza riservata in Porsche SE.  

 

Piëch, 79 anni, si è sempre più isolato dal resto della famiglia Porsche-Piëch, che possiede il 52 per cento di Volkswagen, da quando ha perso la presidenza nell’aprile 2015 dopo aver combattuto con l’allora amministratore delegato Martin Winterkorn.

Sei mesi dopo la partenza improvvisa del signor Piëch, è scoppiato lo scandalo emissioni diesel, con la società tedesca  che ha ammesso  di aver truccato i test sui livelli delle emissioni su circa 11 milioni di vetture in tutto il mondo, attraverso un software che mascherava nei test i veri livelli di emissione.

 

Lo scandalo delle emissioni è costato a Volkswagen circa 24,5 miliardi di dollari fino ad ora, ma non è ancora chiaro il coinvolgimento nella truffa da parte dei dirigenti di alto livello della società. Piëch ha però  rivelato negli scorsi mesi che secondo lui Winterkorn e diversi altri membri del consiglio sapevano della truffa già nel febbraio 2015. Ovviamente queste parole hanno provocato la reazione del consiglio di sorveglianza di VW che attraverso i suoi membri ha respinto in modo inequivocabile le affermazioni fatte da Ferdinand Piëch.

 

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Porsche

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Piëch è stato a lungo considerato il patriarca della famiglia Porsche. Egli ha ricoperto il ruolo di capo esecutivo di Volkswagen negli anni tra il 1993 e il 2002 prima di diventare presidente.

Si conclude così la sua esperienza all’interno del gruppo automobilistico di Wolfsburg.