Maserati sta vivendo un ottimo momento di forma per quanto concerne il numero delle immatricolazioni come dimostrano gli ultimi dati di vendita che vedono il brand italiano di Fiat Chrysler Automobiles in forte crescita. Anche nel mese di gennaio 2017, al pari di quanto avvenuto in tutto il 2016 la crescita nel numero delle unità targate Maserati vendute sul mercato è cresciuto sensibilmente rispetto all’anno precedente.

 

Merito di questo va soprattutto al nuovo Suv Maserati Levante, che in pochi mesi nel 2016 ha venduto ben oltre le 15 mila unità e nel 2017 le previsioni parlano di oltre 30 mila unità.

Sulle ali dell’entusiasmo nei giorni scorsi il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles, l’amministratore delegato Sergio Marchionne, ha parlato di un nuovo modello in arrivo, forse un Suv, che sarà prodotto a Mirafiori o Grugliasco.

 

Nonostante tutte queste belle notizie per quanto riguarda la celebre casa automobilistica del Tridente esiste ancora qualche criticità. Ci riferiamo in particolar modo allo storico stabilimento di Modena per il quale i sindacati nutrono forti preoccupazioni.

 

Infatti non è ancora chiaro quale sarà il futuro di questo stabilimento dove attualmente vengono prodotte la GranTurismo e la GranCabrio, oltre ad Alfa Romeo 4C. In futuro in questo stabilimento dovrebbe essere prodotta anche la nuova coupè Maserati Alfieri, ma al momento non ci sono certezze.

 

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Maserati

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Per i 300 operai dello stabilimento FCA di Modena al momento non vi sono ancora certezze. Infatti con la fine della produzione della GranTurismo e della GranCabrio, il rischio di restare senza lavoro appare concreto, secondo quanto vanno ripetendo da tempo i sindacati che rappresentano i 300 lavoratori.

 

Insomma nonostante l’obiettivo delle 70 mila immatricolazioni annue sia ormai vicino per il Tridente, rimangono forti dubbi e preoccupazioni per questo stabilimento sito a Modena che ha fatto la storia dell’automobilismo in Italia.