Nei giorni scorsi molto rumore nel mondo dei motori ha fatto il nuovo piano industriale di Maserati. Questo è stati svelato lo scorso 1 giugno a Balocco assieme a quello degli altri brand che fanno parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles. E’ stato confermato che l’obiettivo per la casa automobilistica del Tridente sarà quello di raggiungere le 100 mila immatricolazioni annue entro il 2022 grazie ai nuovi modelli. Tra questi sono stati confermati la nuova Alfieri coupè e cabrio, un Suv di segmento D che avrà molto in comune con Alfa Romeo Stelvio, una nuova generazione della mitica Quattroporte e l’aggiornamento per il suv Levante.

Tutte le nuove auto arriveranno in versioni ibride, elettriche o ibride plug in.

Maserati: i sindacati hanno ancora dubbi sul futuro dello stabilimento di Modena che per il momento non conosce il suo destino

Grazie a queste novità dunque Maserati dovrebbe ottenere quel lunsinghiero risultato. Nonostante questi propositi però c’è sempre preoccupazione per il futuro dello storico stabilimento modenese del famoso marchio automobilistico italiano. I Sindacati subito dopo l’annuncio del nuovo piano industriale si sono detti preoccupati per la mancanza di certezze legate alla fabbrica di Via Menotti. Infatti al momento è certo che nessuna delle auto qui prodotta verrà confermata. Alfa Romeo 4C sarà sostituita da una nuova 8C che però non si sa dove sarà prodotta. GranCabrio e GranTurismo invece non saranno confermate.

Il segretario Fiom-Cgil di Modena Cesare Pizzolla si è detto perplesso

Il segretario Fiom-Cgil di Modena Cesare Pizzolla si è detto perplesso per il fatto che Marchionne non ha voluto dire in quali stabilimenti verranno prodotti i nuovi modelli. Questo potrebbe far presagire  un futuro fosco per il famoso stabilimento. I sindacati a questo punto sperano che nei prossimi mesi i loro dubbi possano essere chiariti e finalmente possa essere svelato quali modelli saranno realizzati a Modena da Maserati. 

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