Sono in tanti a pensare che nella fusione tra FCA e PSA un ruolo determinante lo abbia avuto il legame di amicizia che unisce la famiglia Agnelli con i Peugeot. Alla fine di maggio, John Elkann era tornato a Parigi. La città era diventata una destinazione frequente per il rampollo del clan italiano Fiat Chrysler Automobiles mentre lavorava per ottenere una fusione con la Renault. Ma pochi giorni prima di annunciare l’accordo, Elkann entrò nell’appartamento di Robert Peugeot, un discendente dell’omonimo costruttore automobilistico e rivale di Renault.

I rapporti tra le famiglie Agnelli e Peugeot hanno favorito l’accordo tra PSA e FCA

I due uomini, potenti rappresentanti dei loro imperi familiari, si conoscevano da molto tempo e avevano stretto una relazione amichevole. Ora che Fiat Chrysler stava per unirsi con la concorrenza, quella connessione veniva messa alla prova. Dopotutto, Carlos Tavares, CEO del gruppo PSA, aveva fatto sapere che anche lui era alla ricerca di un alleato. E a molti esperti del settore, FCA e PSA sembravano una accoppiata migliore.

Quando Fiat Chrysler e Renault hanno annunciato la loro fusione il 27 maggio, Tavares non ha impiegato molto a criticare il piano, definendo la transazione “particolarmente opportunistica” per FCA e una “acquisizione virtuale” di Renault, un’opinione che non è stata molto apprezzata in FCA. Il pessimismo si è dimostrato premonitore. La transazione è crollata solo una settimana dopo che il governo francese ha aumentato le richieste e la complessità dell’alleanza di Renault con Nissan si è rivelata insormontabile. Elkann decise di porre fine alle trattative in una riunione del consiglio di amministrazione.

L’idea di unire PSA e FCA era in circolazione da anni, ma i colloqui hanno preso slancio all’inizio del 2019. Nel mondo automobilistico, i dirigenti vanno regolarmente agli eventi del settore come i saloni automobilistici per discutere di scenari, il governo francese, da parte sua, non ha nascosto il fatto di preferire l’unione tra PSA e FCA piuttosto che con la Renault, e rappresentanti del ministero delle finanze si sono incontrati regolarmente con Tavares, Elkann e Robert Peugeot per esplorare quella strada.

Appare evidente che i legami tra le due famiglie hanno avuto un ruolo determinante nell’accordo di fusione.

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