Nelle scorse ore negli Stati Uniti è stata presentata un’azione legale contro Ford Motor Company e il suo fornitore Bosch. Nella querela si afferma che le due aziende avrebbero installato dispositivi per la riduzione delle emissioni in fase di test nei pick up diesel F-250 e F-350. Questo avrebbe provocato la produzione di ossidi di azoto fino a 50 volte superiori a quelli consentiti per legge. Secondo l’accusa sarebbero oltre mezzo milione i veicoli che dal 2011 al 2017 si sarebbero avvalsi di dispositivi incorporati nel loro software che alteravano i controlli delle emissioni.
Ford nei guai in USA, la casa automobilistica americana viene accusata di aver alterato i test per il controllo sulle emissioni
Gli esperti avrebbero scoperto che l’inefficacia dei controlli per la riduzione delle emissioni ha portato in strada veicoli Ford che superavano di cinque volte i limiti NOx consentiti in condizioni di guida “normali”.
La causa sarebbe stata presentata da quattro società che avrebbero condotto i propri test
La causa è stata presentata da quattro società, tra cui Hagens Berman Sobol Shapiro. Quest’ultima in passato ha lanciato una causa contro Volkswagen sempre per lo stesso motivo. I querelanti della causa avrebbero condotto i propri test su un Super Duty F-250 del 2014. I test sarebbero stati effettuati in condizioni di traffico normali e anche in autostrada. Questi avrebbero utilizzato “apparecchiature e protocolli di collaudo accettati, condotti da esperti di ingegneria”. Secondo quanto scritto nella querela, gli esperti si sono basati su un “sistema portatile di misurazione delle emissioni”. Una tecnologia simile a quella utilizzata da CARB e EPA per la conformità alle emissioni dei camion pesanti.
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