I livelli di occupazione degli stabilimento italiani di Fiat Chrysler Automobiles non sarebbero garantiti dalla fusione con i francesi di PSA secondo il segretario generale di Fiom-Cgil, Francesca Re David. Queste considerazioni arrivano dopo l’incontro tra FCA e i sindacati avvenuto venerdì scorso a Torino.

I rappresentanti del gruppo italo americano in quell’occasione hanno ribadito che nessuno stabilimento verrà chiuso e che non ci saranno licenziamenti. Questo però secondo il segretario generale della Fiom non garantisce la piena occupazione degli stabilimenti che probabilmente nemmeno la piena attuazione del cosiddetto “Piano Italia” garantirà.

La FIOM non crede che la fusione con PSA garantirà la piena occupazione negli stabilimenti di Fiat Chrysler in Italia

La FIOM sebbene non sia convinta che l’occupazione degli stabilimenti italiani sarà sicuramente salvaguardata ritiene comunque molto positiva la decisione presa da Fiat Chrysler e PSA di far entrare i lavoratori nel CDA del nascente gruppo.

Si tratta di un fattore innovativo per il nostro paese secondo Re David, anche se da nessuna parte sta scritto che si debba trattare necessariamente di un rappresentante dei lavoratori italiano. Vedremo dunque nel corso del prossimo anno quale altri novità emergeranno per quanto riguarda il futuro dei lavoratori di FCA dopo la fusione tra il gruppo italo americano e PSA.

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