Nelle scorse ore ha fatto molto rumore l’indiscrezione lanciata da Bloomberg secondo cui il gruppo Fiat Chrysler potrebbe risolvere il suo “dieselgate” negli Stati Uniti pagando una maxi multa. La cifra non è stata resa nota ma si tratterebbe di una somma con tanti zeri. Questo ovviamente preoccupa i dirigenti del gruppo italo americano ed in primis il numero uno, l’amministratore delegato Sergio Marchionne. Al momento le trattative tra FCA e il Dipartimento di Giustizia americano sono in corso.

La notizia ovviamente ha prodotto un calo in borsa del titolo di FCA.

Fiat Chrysler: la maxi multa inflitta dal Dipartimento di Giustizia in USA potrebbe essere compensata dalle vendita di parte di Magneti Marelli

Ricordiamo che inoltre, sempre secondo quanto confermato da Bloomberg, un eventuale accordo tra Fiat Chrysler Automobiles e il Dipartimento di Giustizia degli USA prevederebbe anche il richiamo di 104 mila veicoli coinvolto nello scandalo emissioni. Qualcuno dunque ipotizza che la chiusura del caso potrebbe costare oltre 1 miliardo di dollari a FCA.

Gli esperti di Banca Akros ipotizzano un impatto di almeno 2 miliardi di dollari sulle finanze del gruppo italo americano. Altri ancora ritengono che la spesa per FCA possa ammontare a circa 1,5 miliardi. Mediobanca è ancora più pessimista e parla di 2,2 miliardi.

Per gli analisti di Banca Akros l’impatto sui conti di Fiat Chrysler verrà limitato dalla vendita di parte di Magneti Marelli. Ricordiamo che Magneti Marelli nel corso del 2018 potrebbe essere separata da Fiat Chrysler con un’operazione simile a quelle effettuata negli anni scorsi con Ferrari.

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Fiat Chrysler Usa

Fiat Chrysler: la maxi multa che potrebbe essere inflitta al gruppo dal Dipartimento di Giustizia in USA potrebbe essere compensata dalle vendita di Magneti Marelli

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