Ieri hanno fatto molto rumore le parole del Ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt che nel corso di un’intervista al giornale tedesco Bild am Sonntag ha chiesto all’Unione Europea di intervenire nei confronti del gruppo italo americano Fiat Chrysler, chiedendo il ritiro dal mercato dei modelli che secondo le autorità di controllo tedesche hanno violato le leggi europee in materia di inquinamento. Inoltre il Ministro ha criticato i colleghi italiani ‘rei’ di non aver fatto nulla, nonostante sapessero da tempo delle irregolarità dei modelli incriminati.

Sempre ieri c’è stata anche la riposta del Ministro dello Sviluppo Economico italiano Carlo Calenda, il quale ha suggerito ai suoi colleghi tedeschi di occuparsi di Volkswagen piuttosto che pensare a FCA.

 Fiat 500, Doblò e Jeep Renegade andrebbero ritirate dal mercato secondo il Ministro Dobrindt

Oggi però la ‘guerra’ tra governo italiano e tedesco continua. Il Ministro tedesco ha indicato quest’oggi quali sarebbero secondo lui i modelli da ritirare dal mercato. Fiat 500, Fiat Doblò e Jeep Renegade sarebbero i modelli sottoposti a test e risultati irregolari. Questi dunque sarebbero secondo Dobrindt i modelli da ritirare dal mercato. Secondo l’accusa questi modelli utilizzerebbero dei dispositivi che finirebbero per alterare il livello delle emissioni inquinanti in fase di test. Questo significa che secondo le autorità tedesche che hanno sottoposti i veicoli al controllo, questi modelli in condizioni normali avrebbero livelli di emissioni di molto superiori ai limiti previsti dalla legge.

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Sergio Marchionne CEO di Fiat Chrysler

Sergio Marchionne CEO di Fiat Chrysler

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Continua la ‘guerra’ tra Italia e Germania

Di tutt’altro avviso i membri del governo italiano. Quello che è chiaro è che ci troviamo di fronte ad una questione in cui sono in ballo interessi economici elevatissimi.

Per il gruppo italo americano di Sergio Marchionne il problema non si pone in quanto i sistemi di “defeat devices” che vengono contestati dai tedeschi in realtà altro non sarebbero che un modo per evitare guasti alle valvole Egr. La linea di Fiat Chrysler viene confermata e appoggiata dalle autorità italiane.

Il Ministro tedesco invece lamenta il mancato intervento del governo italiano e anche il fatto che fino a questo momento la Commissione Europea non ha preso alcun provvedimento per risolvere la questione. Lucia Caudet portavoce della Commissione Europea ha ribadito che prima di intervenire si aspettano spiegazioni da parte del governo italiano. Seguiremo con attenzione l’evolversi della vicenda che potrebbe risultare fondamentale per il futuro del gruppo diretto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne.