Fiat Chrysler ha risolto in USA una causa dell’antitrust che sosteneva che la società avrebbe spinto i concessionari a presentare numeri di vendita fraudolenti per far salire il prezzo delle sue azioni. Le accuse hanno spronato un’indagine federale sul fatto che le cifre depositate presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti abbiano ingannato gli azionisti sulla situazione finanziaria della casa automobilistica. La causa, depositata nel tribunale federale di Chicago nel gennaio 2016, ha accusato il gruppo italo americano di aver violato le leggi antitrust.

FCA ha inizialmente vinto il reclamo nel mese di ottobre 2016, poi però questo è stato proposto di nuovo a luglio dopo la presentazione di una denuncia modificata.

Fiat Chrysler USA è lieta di poter raggiungere una risoluzione amichevole in merito”, ha dichiarato la società alla stampa americana. Nicole Navas, una portavoce del Dipartimento di Giustizia, ha rifiutato di commentare lo stato delle indagini statunitensi. Alcuni concessionari in USA hanno affermato che FCA sollecitava rapporti di vendita fraudolenti utilizzando i numeri generati da queste false vendite”. Il caso è stato portato da Arlington Heights Motors di Napleton in Illinois e da altri sei concessionari. Il loro avvocato, Steve Berman, ha rifiutato di commentare se non per dire che l’accordo è confidenziale.

Sebbene le accuse di racket siano state respinte, i concessionari hanno continuato a perseguire accuse di discriminazione dei prezzi contro Fiat Chrysler rea di aver rotto accordi di franchising e violato gli statuti di protezione dei concessionari in quattro stati, tra cui Illinois e Florida. Fiat Chrysler ha dichiarato che il suo metodo di conteggio era in vigore da decenni e includeva garanzie per far si che le vendite non venissero conteggiate due volte. Il ricalcolo ha ridotto di tre anni la crescita delle vendite riportata in precedenza dalla casa automobilistica.

Le accuse di falsificare i dati di vendita e la successiva rideterminazione hanno anche stimolato due azioni legali da parte di alcuni investitori che accusano il gruppo italo americano di frode sui titoli.

Le cause legali, depositate come azioni classiche presso la corte federale di Detroit, presumevano che FCA artificialmente gonfiasse il valore delle azioni della società rivendicando una crescita delle vendite ininterrotta anno dopo anno. FCA ha liquidato le cause per 14,75 milioni, secondo le richieste della corte.

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