Fiat Chrysler, attraverso il suo nuovo numero uno, Mike Manley, dovrà risolvere tutta una serie di problematiche relative al suo gruppo per quanto concerne l’Europa. Innanzi tutto occorrerà aumentare la produzione di veicoli in un continente dove a fronte della presenza del 36 per cento del totale dei dipendenti del gruppo italo americano, solo un decimo dei profitti viene realizzato. Per fare ciò occorrerà dunque rilanciare le sorti di Alfa Romeo, cosa che non è riuscita del tutto al precedente numero uno, il compianto Sergio Marchionne.

Poi occorrerà far crescere le vendite di Maserati che negli ultimi tempi sembrano aver avuto una preoccupante involuzione.

Mike Manley CEO di Fiat Chrysler proverà a risolvere i problemi che attanagliano la sua società in Europa

Il problema di un numero sproporzionato di dipendenti negli stabilimenti europei di Fiat Chrysler riguarda soprattutto l’Italia, dove ancora oggi vi sono circa 60 mila dipendenti di FCA. Occorrerà capire come si potranno mantenere gli attuali livelli di occupazione senza danneggiare le casse del gruppo.

Marchionne aveva lanciato l’idea di produrre in Italia solo vetture premium ad alta redditività. Anche Mike Manley sembra voler proseguire in questo progetto che alla lunga potrebbe garantire la piena occupazione negli stabilimenti del gruppo italo americano.

Anche Jeep darà il suo contributo con 1 o 2 modelli che verranno prodotti in Europa e molto probabilmente in Italia per dare linfa agli stabilimenti del gruppo. In Italia potrebbero trovare spazio il nuovo baby Suv e forse anche Jeep Compass, che verrebbe prodotta in loco per evitare problemi relativi ad eventuali dazi.

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Mike Manley CEO Fiat Chrysler

Mike Manley il CEO di Fiat Chrysler proverà a risolvere i problemi che attanagliano la sua società in Europa

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