Lunedì il tribunale di Monaco ha respinto la richiesta dell’Amministratore Delegato di Audi Rupert Stadler di essere liberato dalla custodia della polizia dopo essere stato arrestato otto settimane fa nel corso delle indagini sullo scandalo “dieselgate” in corso in Germania. Stadler è sospettato di aver saputo delle pratiche illegali relative alle emissioni diesel senza per questo arrestare la vendita dei veicoli interessati. Inoltre, il mandato di arresto consegnato al CEO non è stato annullato a causa del pericolo di inquinamento delle prove da parte del sospettato.

Audi: il CEO Rupert Stadler rimane in carcere, respinta la richiesta di scarcerazione dell’ex numero uno della casa di Ingolstadt

Stadler aveva presentato una richiesta legale nella speranza di essere liberato mentre era in attesa dell’apertura formale di un processo giudiziario per sondare il coinvolgimento di Audi nello scandalo “dieselgate”. Stadler e un altro anonimo senior manager della società controllata del gruppo Volkswagen  sono sospettati di reati di frode criminale nella commercializzazione di veicoli diesel dotati di dispositivi di disfunzione per minimizzare le loro reali emissioni di ossido di azoto (NOx).

Gli investigatori tedeschi ritengono che il costruttore di automobili di lusso di Ingolstadt abbia venduto almeno 210 mila veicoli diesel con software illegale negli Stati Uniti e in Europa dal 2009. L’amministratore delegato sospeso ha già fornito una prima testimonianza ai pubblici ministeri mentre era detenuto nel carcere di Augusta-Gablingen, vicino a Monaco. Non è chiaro, tuttavia, se abbia o meno negato le accuse contro di lui.

Stadler è stato temporaneamente sostituito nel suo ruolo nel comitato di gestione Audi da Bram Schot. Volkswagen ha esitato a licenziare Stadler prima della conclusione di un procedimento giudiziario contro di lui e ha solo sospeso l’amministratore delegato incarcerato il cui contratto regolare scadrà nel 2022. L’arresto rappresenta la prima volta che un membro del consiglio di amministrazione di una casa automobilistica tedesca viene preso in custodia dalla polizia nello scandalo “dieselgate”.

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Audi Rupert Stadler

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