Come ogni anno di questi periodi, il decreto-legge Milleproroghe torna al centro dell’attenzione con l’approvazione avvenuta nella riunione del Consiglio dei ministri dell’11 dicembre 2025. Come accade ogni ultimo messe dell’anno, il provvedimento interviene su una pluralità di scadenze normative, rinviando termini e posticipando l’efficacia di disposizioni che incidono in modo rilevante sull’attività economica, amministrativa e fiscale del Paese.
Il decreto nasce con l’obiettivo di evitare vuoti normativi e di garantire una gestione più graduale di obblighi e riforme, soprattutto in settori caratterizzati da forte impatto operativo. Le misure approvate riguardano imprese, professionisti, enti e sistema tributario, con un orizzonte temporale che, in molti casi, si estende fino alla fine del 2026 o all’inizio del 2027.
Assicurazione contro i rischi catastrofali: rinvio selettivo con il Milleproroghe
Tra le disposizioni di maggiore interesse di questo Milleproroghe figura il differimento dell’obbligo di copertura assicurativa contro eventi catastrofali. Il termine viene spostato al 31 dicembre 2026, ma il rinvio non ha carattere generale. La proroga interessa esclusivamente due categorie economiche: le attività di somministrazione di alimenti e bevande e le strutture turistico-ricettive.
La scelta conferma la volontà di concedere più tempo a comparti particolarmente esposti a rischi climatici e naturali, spesso caratterizzati da margini ridotti e da una struttura imprenditoriale di piccole dimensioni. Restano invece invariati gli obblighi per gli altri settori, che dovranno adeguarsi secondo il calendario già previsto.
Autoimpiego e occupazione: incentivi confermati
Il Milleproroghe interviene anche sul fronte delle politiche attive del lavoro, estendendo di dodici mesi, fino al 31 dicembre 2026, una serie di agevolazioni introdotte dal Decreto Coesione.
Le misure sono finalizzate a sostenere l’avvio di attività autonome in ambiti considerati strategici, come l’innovazione tecnologica, la trasformazione digitale e la transizione ambientale.
Accanto all’autoimpiego, il decreto conferma gli strumenti di incentivo all’occupazione, con particolare attenzione ai giovani con meno di 35 anni e alle donne che si trovano in condizioni di svantaggio. L’obiettivo è rafforzare l’inclusione nel mercato del lavoro e ridurre le disuguaglianze occupazionali che persistono in alcune fasce della popolazione.
Un ulteriore tassello riguarda le assunzioni nelle aree ricomprese nella Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno, dove il prolungamento delle agevolazioni mira a favorire lo sviluppo produttivo e la creazione di nuova occupazione stabile.
Fondo di garanzia per le PMI: continuità nell’accesso al credito
Un segnale di stabilità arriva anche per il sistema delle piccole e medie imprese. Le regole operative attualmente in vigore per il Fondo di garanzia vengono mantenute fino al 31 dicembre 2026. Si tratta di una scelta significativa, perché consente alle PMI di continuare a beneficiare di uno strumento essenziale per ottenere finanziamenti bancari, riducendo il rischio per gli istituti di credito.
La proroga evita cambiamenti improvvisi in un meccanismo che, negli ultimi anni, ha svolto un ruolo centrale nel sostenere investimenti, liquidità aziendale e resilienza del tessuto produttivo.
Assemblee societarie nel Milleproroghe: modalità semplificate ancora valide
Il decreto estende fino al 30 settembre 2026 la possibilità di svolgere assemblee societarie e di enti con modalità semplificate, introdotte originariamente durante l’emergenza sanitaria del 2020.
Restano, quindi, ammesse soluzioni come la partecipazione a distanza, le videoconferenze e procedure decisionali più snelle.
La conferma di queste modalità riflette l’evoluzione organizzativa di molte realtà, che hanno integrato strumenti digitali nella gestione ordinaria, ottenendo benefici in termini di costi, tempi e partecipazione.
Delega fiscale: slittamento al 2027
Sul piano tributario, il Milleproroghe, approvato l’11 dicembre 2025, rinvia al 1° gennaio 2027 l’entrata in vigore degli effetti di alcuni decreti legislativi attuativi della delega fiscale. Il differimento riguarda diversi testi unici di rilievo: quello sulle sanzioni tributarie, sui tributi erariali minori, sulle procedure di versamento e riscossione e sulla disciplina del registro e degli altri tributi indiretti.
Il rinvio concede più tempo all’amministrazione finanziaria e agli operatori per prepararsi a un quadro normativo riorganizzato, riducendo il rischio di incertezze applicative. Nel complesso, il decreto Milleproroghe conferma il suo ruolo di strumento di raccordo tra riforme e realtà operative, offrendo un periodo di adattamento a settori chiave dell’economia e del sistema fiscale italiano.
Riassumendo il Milleproroghe
- Approvato il decreto Milleproroghe con rinvii e proroghe su scadenze normative rilevanti.
- Posticipato al 2026 l’obbligo assicurativo catastrofale per ristorazione e strutture turistiche.
- Prorogati incentivi per autoimpiego, giovani, donne svantaggiate e occupazione nel Mezzogiorno.
- Estese fino al 2026 le attuali regole del Fondo di garanzia PMI.
- Confermate assemblee societarie semplificate e a distanza fino a settembre 2026.
- Slittamento al 2027 dell’entrata in vigore di importanti testi unici fiscali.