La Toscana si prepara al Natale 2016 con la tradizione dei Presepi. Tantissimi sono quelli da visitare in tutta la regione, artistici, viventi o meccanici, rappresentativi di una tradizione secolare, la quale trova anche il patrocinio della Regione Toscana, che la mette in primo piano a livello turistico e artistico. Grazie ai presepi, infatti, è possibile conoscere borghi caratteristici, luoghi insoliti e piccole realtà da scoprire. Di seguito la guida sui Presepi che caratterizzano l’Avvento in Toscana.

Dai presepi viventi a quelli tradizionali

Tra i Presepi più belli della Toscana segnaliamo il Presepe in bicicletta a Castelfiorentino, in provincia di Firenze.

Pedalando su tre mountain bike, è possibile illuminare la Natività, una sorta di lavoro ecologico-sportivo, che si affianca a quello meteorologico, già presente. A Pescia (Pt), oltre al consueto presepe vivente al tempo di San Francesco, si sta organizzando la via dei presepi, che prevede una trentina di punti scenici nel centro storico. Bellissimo quello vivente, la cui ambientazioni sul lungofiume con rievocazioni storiche di arti e mestieri le è valso il premio al Praesepium Populi nel 2012.

Continuiamo con Cerreto Guidi, in provincia di Firenze, dove spicca un originale presepe all’uncinetto tridimensionale, lungo oltre 22 metri, in grado di mescolare l’arte presepiale a quella tessile. Pensate che per realizzarlo sono serviti ben due anni. A Forcoli, in provincia di Pistoia, è ormai noto il presepe realizzato da un pizzaiolo, Massimo Brini, proprio davanti alla sua attività: inserendo una moneta si attivano i vari personaggi, oltre sessanta per l’appunto. Proseguiamo con Usigliano di Lari (Pi), dove è visitabile il Museo permanente del presepe della civiltà contadina, una vera tradizione nel panorama toscano.

Presepi elettromeccanici e nei tappi di sughero

Sempre in provincia di Pistoia, a Nodica, segnaliamo il presepe di Lino Bertagni, realizzato con paesaggi reali e ingrandito di anno in anno con nuovi pezzi: attualmente occupa 24 mq di uno spazio adibito.

San Miniato, invece, regala all’arte presepiale un Calendario dell’Avvento che si svolge nella celebre via dei presepi: ogni giorno viene aggiunto un pezzo fino a trasformarsi in un mega presepe murale. A questo va aggiunta la mostra “Natale e il creato” e i vari presepi dislocati nei vicoli del centro. A Nicosia di Calci, c’è invece un presepe fatto con il gesso e in cui le figure hanno costumi d’epoca. A Cigoli, il Presepe è tecnologico e affascinante, mentre quello di Badia San Savino (Pisa) ripercorre le ambientazioni della Natività con figuranti, scene dal vivo e adattamenti rionali. Molto simile è quello vivente di San Miniato Basso, che sarà visibile fino al 6 gennaio e comprende duecento figuranti.

Nel comune di Marti, la via dei presepi diventa una sorta di percorso a tema che conduce da un presepe all’altro per le affascinanti vie del paese, mentre nella frazione di Iano (Firenze) si possono ammirare i presepi lungo le strade e in angoli impensabili, persino nei tappi di sughero. Quello di San Romano assomiglia invece ad un opera monumentale, collocato nel cortile del convento, ogni anno è incentrato su temi diversi. Quest’anno è dedicato ai recenti terremoti. Indichiamo anche quello di Montopoli val d’Arno con il fondale raffigurante angoli del villaggio, il presepe vivente di Castelfranco di Sotto, in programma il 23 e 24 dicembre, e il lavoro artistico di Fucecchio (Fi), una sorta di presepe elettromeccanico con luminarie alternate e voce narrante.

Mostre e arte presepiale

Proseguiamo la rassegna dei presepi toscani con quello di Petroio, dove spicca uno meccanizzato in muratura. A Lecore, è ormai noto il presepe di Sauro Mari realizzato con materiale povero, mentre a Campi Bisenzio un’intera via si trasforma in un presepe a grandezza d’uomo. In provincia di Firenze, da non perdere, il presepe artistico di Firenze ai Bassi, meccanizzato e rinnovato, mentre a Montignoso, attraverso un percorso tematico, si possono osservare scene della vita di Gesù.

Spostandoci a San Casciano val di Pesa, ne indichiamo uno autentico raffigurante un classico borgo toscano del XIX secolo, con tanto di piazzetta e chiesa. A San Donato in Poggio e Tavarnelle val di Pesa, sono allestiti altrettanti presepi deliziosi: uno di questi si delinea come un itinerario che conduce in una grotta. Mentre Certaldo ne ospiterà uno mega, San Giovanni Valdarno propone un grande presepe, realizzato come una mostra, presso la Basilica di S.Maria.

Interessante anche la rassegna presepiale a Figline Valdarno, che espone lavori provenienti da ogni parte d’Italia. A Siena è di scena un’esposizione basata sulla tradizione francescana, mentre nel paese di Poggibonsi, sarà un vecchio capannone ad ospitare un presepe animato attraverso un percorso illustrato. A Fonte Vetriana, nel comune di Sarteano, si può ammirare un particolare presepe vivente, dove i visitatori possono intraprendere un percorso tra stalle, grotte e vicoli, adibiti a scena di vita quotidiana ai tempi di Gesù. Alcuni di quelli artistici si trovano a pieve di San Pancrazio, Sorano (Grosseto) e presso la chiesa di Ciciana, che ne ospita uno poliscenico.

Nella Garfagnana, location di presepi storici, da vedere il museo del figurinaio a Coreglia Antelminelli, dedicato alle statuine di gesso o il castello di Ghivizzano, abbastanza noto per il presepe vivente. Noti a livello nazionale sono quelli di Pieve Fosciana, i quali non passano inosservati per i dettagli scenografici, mentre a Convalle di Pescaglia merita un accenno il meraviglioso presepe allestito in una grotta naturale, dove sono state collocate delle statuine in resina. In provincia di Lucca troviamo anche il presepe vivente di Ruota, di scena il 26 dicembre, mentre assolutamente imperdibile è quello vivente a Le Ville di Monterchi, in Val Tiberina, caratterizzato da un percorso di circa 1 km.

Concludiamo con i cento presepi a Le Piastre e il tradizionale di Tizzana di Quarrata.