Il Pin del bancomat è composto da 5 numeri, ma il quinto numero a cosa serve? Potrebbe sembrare una domanda ben strana, ma se seguirete quello che abbiamo scoperto ve lo chiederete anche voi. Gli ATM (Automated Taller Machine, gli sportelli per il prelievi automatici dei contanti che vengono chiamati comunemente Sportelli Bancomat) ci chiedono, quando inseriamo la nostra carta bancomat, la nostra carta prepagata, o carta di credito, o carta libretto o qualsiasi altra carta che serva per il prelievo del denaro, un PIN composto da 5 cifre.

Questo Pin, che custodiamo con cura per non fare in modo di cedere a terze persone o malintenzionati, serve per poter accedere al nostro contante per poter effettuare un prelievo, sapere il saldo del nostro conto, o effettuare qualsiasi tipo di operazione la nostra carta ci permetta. Abbiamo, però, scoperto una cosa abbastanza sconcertante: anche se il PIN è composto da 5 numeri, il sistema degli ATM ne controlla e ne rileva solo 4, il quinto non viene controllato. Cosa significa tutto ciò?  Se abbiamo un PIN 11111 e inseriamo, per esempio 11119 l’ATM ci permetterà comunque di accedere a tutti i servizi. Il Pin per l’ATM è comunque corretto perchè sono corrette le prime 4 cifre. Sembra incredibile ma è così. Increduli abbiamo provato con diversi ATM di diverse banche e anche con quello di Poste Italiane, con diverse carte compresa la Carta Libretto e Bancomat emessi da diversi istituti bancari: il risultato è sempre lo stesso, scrivendo l’ultima cifra del PIN sbagliata si riesce ad accedere lo stesso a tutti i servizi. Ma allora a cosa serve il quinto numero del PIN? A questa domanda non sappiamo rispondere, sicuramente faremo ricerche approfondite per saperne di più, nel frattempo l’unica spiegazione che siamo stati in grado di darci è che soltanto in Italia il PIN è composto da 5 cifre mentre nel resto del mondo il PIN è composto da 4 cifre.
Forse gli ATM non essendo prodotti in Italia funzionano riconoscendo le 4 cifre del resto del mondo, lasciando la quinta, tutta italiana, incontrollata. Le prove che abbiamo effettuato sono state su ATM di Poste Italiane dove il quinto numero non viene controllato, sugli ATM di Unicredit dove se si inserisce il quarto numero sbagliato permette di fare lo stesso le operazioni con la propria carta. Abbiamo riscontrato, invece problemi usando il bancomat IWBank presso gli ATM della Ubi Banca, istituzione bancaria sulla quale la banca online poggia per depositi e prelievi fisici. Lo stesso bancomat, di IWBank, però, se usato sull’ATM di Unicredit usa soltanto le prime 4 cifre del PIN. Le ipotesi che possiamo trarre da queste prove sono due: o che i bancomat usati presso gli ATM delle proprie banche chiedano tutte le cifre del proprio PIN (ma l’ipotesi sembrerebbe annullata dalla prova della Carta libretto presso l’ATM di Poste Italiane) o che soltanto gli ATM di alcuni istituti di credito diano questo problema. Sarebbe interessante conoscere anche le prove effettuate da voi lettori per stilare un elenco completo delle banche i cui ATM riscontrano questo errore. Mentre, sicuramente svolgeremo altre ricerche in merito, invitiamo i nostri lettori a provare e vedere cosa succede con i loro bancomat digitando l’ultima cifra del PIN sbagliata. Si puntualizza, però, che la cosa è stata testata soltanto sugli ATM e non con i pagamenti tramite POS.