Da due anni, complice la crisi, spopolano in Italia i gruppi di acquisto: pioniere è stato Groupon seguito poi da tantissimi altri portali che propongono il social shopping, ovvero beni e servizi scontatissimi tramite coupon a scadenza.   Come funzionano Groupon e altri gruppi di acquisto   Groupon, Groupalia, Let’s Bonus etc: il meccanismo è sempre lo stesso. Gli utenti possono “prenotare” acquistando il coupon una cena o altri servizi a prezzi scontatissimi. Per il gestore del locale è un’ottima forma di pubblicità (da quell’importo già quasi ridicolo deve quindi sottrarre l’alta percentuale da dare all’intermediario).

Guadagni nel breve termine quindi praticamente nulli ma è un modo per farsi conoscere. Non tutti però si giocano bene questa carta: possessori di coupon lamentano spesso di essere trattati come clienti di serie b. Il fatto è ancor più grave se si pensa che, accanto a cene e aperitivi, su questi siti ormai si trovano offerte praticamente per tutto, inclusi trattamenti medici (ci hanno provato anche gli avvocati ma l’Ordine ha subito proibito la pratica, contraria al codice deontologico). Le offerte di Groupon relative alla salute più richieste sono le visite dentistiche, quelle oculistiche e ginecologiche. Ma è giusto mettere in saldo la salute? L’inchiesta di Altroconsumo sulle offerte Groupon: la salute va in saldo? L’ associazione dei consumatori Altroconsumo ha raccolto oltre 130 segnalazioni di offerte acquistate su Groupon o siti simili per trattamenti medici rivelatisi poi impossibili da prenotare oppure eseguiti con superficialità o di durata notevolmente inferiore a quanto dichiarato. Ma il problema non è solo relativo a questi casi che rappresentano comunque delle eccezioni. Anche quando la visita è soddisfacente e di qualità è lo stesso concetto di svendere la salute e la professione medica a destare preoccupazione. “Queste offerte sviliscono l’immagine dei medici e mortificano il valore del loro lavoro” ha sottolineato Giuseppe Lavra, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Roma.
  La risposte di Groupon che difende la serietà delle sue offerte   Pronta la risposta di Groupon che, in un comunicato stampa, si è difeso dalle accuse di Altroconsumo sottolineando in primo luogo che 130 segnalazioni, seppure raccolte in un arco di tempo esiguo, rappresentano comunque una percentuale minima rispetto ai coupon venduti in tutta Italia. Passando poi da un discorso quantitativo ad uno qualitativo l’azienda sottolinea che tutti gli affiliati per la sezione salute sono professionisti regolarmente iscritti all’Ordine dei Medici e che soprattutto, in risposta a quanto osservato dal dottor Giuseppe Lavra, le offerte su Groupon vengono appunto presentate come promozioni low cost e non intendono né modificare il costo medio dovuto per una prestazione né svilire la professione