Il Financial Times, il quotidiano finanziario piú importante del mondo, oggi dedica 12 pagine ad una classifica davvero insolita per il suo target: i 50 manager LBGT (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender) piú capaci del mondo. La decisione di occuparsi della “executive diversity”, la diversitá sessuale nel management, fa riflettere su quanto e come stia cambiando il mondo del business internazionale.

 La classifica contiene nomi di manager di tutto il mondo, ma in essa non appare neanche un nome italiano.
 “Un manager dovrebbe essere considerato per come lavora, non per il suo orientamento o la sua identitá sessuale” fa sapere il quotidiano.
 Anche se al riguardo si stanno facendo molti progressi, la strada da percorrere é ancora lunga poiché molti gay ancora non sono pronti a dichiarare il proprio orientamento sessuale, preferendo tenere nascosta la propria natura o confidarla soltanto a una ristretta cerchia di amici. Questo almeno é quello che emerge  da un sondaggio condotto lo scorso anno su 1000 dipendenti gay di grandi aziende americane.
 La classifica che il Financial Times ha pubblicato non muove certo le barriere che ci sono nei confronti dei gay, ma sicuramente dimostra che si puó dichiarare apertamente  la propria sessualitá senza per questo rinunciare alla propria carriera.

La classifica del Financial Times

Al decimo posto Mary Jo Abler presidente della 3M Unitek che si occupa di affari nel campo dell’odontoiatria e ortodonzia. Al nono posto Anthony Watson, Amministratore Delegato e Chief Information Officer per Barclays Bank

All’ottavo posto Robert Hanson, amministratore delegato American Eagle Outfitters, abbigliamento e accessori

Al settimo posto Colin Walsh, vice presidente esecutivo, servizi di carte American Express. Alla sesta posizione Claudia Brind-Woody vice-presidente e amministratore delegato di IBM. Al quinto posto Lord Allen of Kensington, Presidente e direttore non esecutivo di 2 Sisters Food Group, ISS, Global Radio, Endemol. Alla quarta posizione il direttore delle comunicazioni JPMorgan Chase Joseph Evangelisti.

Paul Reed, amministratore delegato BP Fornitura Integrata e Trading, si piazza al terzo posto. Al secondo posto Beth Brooke, vice presidente EY. Al primo posto della classifica dei 50 manager piú importanti del mondo stilata dal Finalcial Times troviamo Antonio Simoes, capo del settore bancario per il Regno Unito e capo del retail banking e wealth management per l’Europa di HSBC Bank