Ultima chance per i corridori di alta classifica per cercare di vincere il Giro o, se sarà troppo tardi, di conquistare un’importante piazzamento nella classifica generale. Sabato 27 maggio si corre la 20 tappa del Giro d’Italia 2017, la Pordenone – Asiago di 190 km. Abbandonate le Dolomiti ed il Trentino Alto Adige, si inizia la discesa verso Milano, frazione conclusiva del Giro del Centenario. Dalla partenza di Pordenone, i primi 100 km saranno quasi tutti pianeggianti, con lo spettacolare scenario delle Prealpi trevigiane.

Da Caupo si inizierà poi a salire. Inesorabilmente.

Monte Grappa e Foza, le ultime sentenze di questo Giro

Ci sarà ancora da soffrire per la maglia rosa. Il Monte Grappa, posto a 70 km dal traguardo, ed il Foza, al cartello dei -15, sono due tra le montagne più temute del Giro di quest’anno. Più volte il Monte Grappa si è rivelato decisivo. Il tratto più impegnativo è quello iniziale, con pendenze dal 9 all’11 per cento. Poi la strada tende a spianare per un breve tratto, dal nono al dodicesimo km di salita. per poi risalire tra il 7 e 9 per cento. Nell’ultimo km di salita, che condurrà i corridori ai 1.620 del Monte Grappa, la pendenza è al 9 per cento. Il Foiza invece si presenta come una salita regolare, con una pendenza media tra il 7 e l’8 per cento. Dalla cima del Foiza al traguardo di Asiago mancheranno come detto 15 km, abbastanza facili.

Visto il percorso, si può ipotizzare un attacco sul Monte Grappa, per sfruttare poi la ripida discesa di 23 km che porterà ai 138 metri di Campese. Può essere una discesa ricca di sorprese, che il gruppo dovrà affrontare con la massima attenzione, specialmente se l’asfalto sarà bagnato. Si può fare realmente la differenza, anche se vanno tenuti in considerazione gli 11 km pianeggianti che da Campese porteranno a Valstagna, dove ha inizio l’ultimo gpm di montagna di prima categoria del Giro d’Italia.

Domenica 28 maggio è prevista la cronometro finale di 29 km, da Monza a Milano, con gli intermedi cronometrici posti nella città brianzola e a Sesto San Giovanni.