Una dieta che fa dimagrire mangiando. Si chiama dieta chetogenica e promette il ritorno al peso forma in pochi giorni. La cosa positiva di questa dieta è che non prevede troppe rinunce e non bisogna passare settimane invidiando i succulenti piatti altrui mentre nel nostro ci sono due carotine e un pezzo di pesce lesso. Questo regime alimentare, promosso dalla nutrizionista Zana Morris, ha lo scopo di far perdere 5 chili in due settimane ma non è tutto oro quello che luccica.

Come funziona la dieta chetogenica

La premessa è che prima di affrontare questo programma alimentare è meglio consultare il proprio medico poiché accanto ai benefici ossia dimagrimento e la conservazione di glicemia ci sono anche delle controindicazioni.

Seguirla per lungo tempo può causare stanchezza e danni seri al cuore, fegato e reni. Alla base della dieta citata, infatti, c’è l’induzione del corpo nello stato della chetosi, durante le due settimane di dieta il consumo di zuccheri è molto ridotto per cui il corpo deve procurarsi energia diversamente, in maniera autonoma. Questo programma alimentare riduce moltissimo i carboidrati quindi per arrivare alla chetosi bisogna mangiare cibi con pochissimi zuccheri e carboidrati evitando del tutto quelli molto ricchi. In linea di massima, durante le due settimane di dieta, bisognerà assolutamente evitare dolci di ogni tipo, bibite gassate, pane, pasta, riso, legumi, patate, alcol, salumi e affettati, snack vari nonché la frutta mentre il regime si basa su carne (manzo, pollo e maiale etc), pesce( salmone, tonno, trota etc) uova e formaggi accompagnati da acqua a volontà.

 La dieta del minestrone

In alternativa possiamo citare la nota dieta del minestrone, ipocalorica e ipoproteica. Proprio per questo motivo non è possibile seguirla per più di due settimane onde evitare che si vada a perdere anche la massa magra. Questa dieta sembra abbastanza rigida: i primi 4 giorni si mangiano solo minestroni di verdure per disintossicare l’organismo evitando patate e legumi per il condimento.

Dal quinto giorno si aggiungono latte, yogurt e frutta zuccherina ma anche frullati, carne e pesce. Infine, dal settimo giorno si aggiunge al programma anche il riso integrale. Come per la precedente non va fatta per più di due settimane ed è sempre meglio consultare un nutrizionista per avere a portata di mano un piano personalizzato.

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