Recenti sequestri e arresti hanno alimentato nuovamente l’allarme sui 20 euro falsi. Questo taglio, insieme a quello dei 50 euro, è quello più gettonato per il giro di banconote contraffatte.Il business illegale infatti si adegua alla crisi e punta su banconote di piccolo-medio taglio. Anzi abbiamo già visto come siano diventate frequenti anche le monete da due euro false (Soldi falsi, è allarme: ecco come riconoscere le monete da 2 euro false). Solo nell’ultimo mese quattro persone, tra cui un commerciante, sono state arrestate a Velletri e diverse banconote sono state sequestrate in Umbria, in occasione della fiera dei morti.

Molti consumatori sono vittime del business di soldi falsi ma anche inconsapevoli complici: perché rimettendo in giro banconote false si fa il gioco dei contraffattori.

20 euro falsi, come riconoscere una banconota falsa

In alcuni casi la banconota da venti euro falsa è facilmente riconoscibile anche ad un primo sguardo. Più spesso però le riproduzioni sono fedeli all’originale e quindi bisogna guardare i dettagli per distinguere le banconote false. Prima di tutto deve essere presente la filigrana: la banda olografica laterale deve ‘luccicare’. Anche il tatto è fondamentale per riconoscere i soldi falsi: in alcuni casi infatti i contraffattori usano materiale scadente rispetto a quello autorizzato dalla Bce (fibre di puro cotone). Stropicciando la banconota si sente un fruscio strano che deve mettere in allerta.  Diffidare quindi da banconote troppo rigide o lucide. Infine le dimensioni della banconota e il posizionamento dei dettagli su di essa possono essere lievemente diversi rispetto ai soldi veri: il numero di matrice in alto spesso non parte dalla metà dell’arcata destra del ponte ma si  sovrappone alla chiave di volta dell’arcata. Non si tratta purtroppo di una novità ma il business delle banconote false risulta essere particolarmente attivo in alcuni periodi storici, ad esempio a ridosso del Natale.