Negli ultimi giorni sono state recapitate nuove lettere compliance a diversi contribuenti. Le comunicazioni, inviate dall’Agenzia delle Entrate nelle giornate del 24 e 25 novembre 2025, mirano a segnalare possibili incongruenze tra l’imposta sul valore aggiunto (IVA) detratta nelle dichiarazioni e i dati presenti nei documenti elettronici acquisiti dal Fisco, comprese le fatture digitali e le bollette doganali. L’obiettivo è prevenire errori e facilitare il confronto diretto tra amministrazione e cittadini prima dell’avvio di eventuali verifiche formali.
Dopo l’invio delle comunicazioni, alcuni soggetti coinvolti hanno fatto presente una criticità: in più casi, nelle lettere ricevute non comparivano tutte le bollette doganali relative al 2022.
Questa assenza avrebbe generato, a loro avviso, la presunta incoerenza sull’IVA detratta, poiché l’Agenzia avrebbe preso in considerazione un quadro documentale incompleto.
L’amministrazione finanziaria ha riconosciuto la problematica e, attraverso un avviso diffuso sul portale istituzionale, ha chiarito che la situazione è già stata sottoposta a verifiche tecniche insieme al partner Sogei. In attesa di una risoluzione definitiva, l’Agenzia ha invitato i contribuenti interessati a segnalare eventuali mancanze tramite il canale telematico Civis, così da aggiornare tempestivamente le posizioni coinvolte.
Lettere compliance: strumento di dialogo e prevenzione
Le lettere compliance rappresentano, ormai da anni, uno dei principali strumenti con cui l’Agenzia delle Entrate cerca di instaurare un rapporto collaborativo con i contribuenti. L’intento non è avviare controlli immediati, ma offrire un’occasione per rivedere eventuali irregolarità in modo spontaneo, evitando l’arrivo di un avviso di accertamento.
Alla base di queste comunicazioni vi è un incrocio tra quanto indicato nelle dichiarazioni fiscali e i dati presenti nelle banche dati dell’amministrazione.
Quando emerge una difformità — che si tratti di importi non allineati, documenti mancanti, omissioni o elementi non coerenti con le informazioni a disposizione — l’Agenzia invita il contribuente a esaminare la propria posizione e a correggere eventuali errori.
In merito alla gestione delle lettere compliance che si ricevono, chi riconosce la presenza di una dimenticanza può regolarizzare la situazione tramite il ravvedimento operoso (art. 13 D. Lgs. n. 472/1997), beneficiando di sanzioni ridotte. Si tratta di un meccanismo pensato per favorire la collaborazione e ridurre il contenzioso. Al contrario, nei casi in cui la persona destinataria della comunicazione ritenga corrette le informazioni inserite nella dichiarazione, è sufficiente far pervenire all’Agenzia la documentazione utile a dimostrare la correttezza dei dati dichiarati, spiegando le ragioni dell’apparente disallineamento.
Il caso delle bollette doganali mancanti
Il recente invio di migliaia di lettere compliance ha riportato l’attenzione su un aspetto molto delicato: l’allineamento dei dati provenienti dalle operazioni doganali. Le bollette doganali, infatti, sono fondamentali per giustificare l’IVA assolta all’importazione e, di conseguenza, la detrazione della stessa in dichiarazione.
La segnalazione da parte di alcuni contribuenti riguarda proprio il fatto che alcune bollette del 2022 non erano state inserite nella comunicazione inviata dall’Agenzia. Questa omissione avrebbe fatto apparire incoerenti le detrazioni, generando così le lettere di anomalia.
L’Agenzia, nel suo avviso pubblico, ha espresso rammarico per il disguido e ha garantito un’immediata attività di controllo per comprendere l’origine dell’incompletezza. La collaborazione con Sogei è già stata avviata per identificare l’entità del problema e garantire che le informazioni vengano integrate correttamente.
Invio lettere compliance: un percorso pensato per evitare contenziosi
Le lettere compliance si confermano uno strumento utile per prevenire situazioni più complesse. Ogni comunicazione costituisce un invito a verificare la propria posizione e a risolvere con semplicità eventuali errori. In molti casi, questo sistema permette di chiudere rapidamente discrepanze che, se non affrontate, potrebbero sfociare in controlli formali.
Grazie a questa metodologia, l’Agenzia delle Entrate punta a rendere più trasparente il rapporto con i contribuenti, riducendo incomprensioni e favorendo una maggiore consapevolezza fiscale. Allo stesso tempo, la possibilità di replicare alle comunicazioni fornendo elementi aggiuntivi consente di evitare situazioni in cui, per mancanza di informazioni, una posizione corretta potrebbe risultare anomala.
Il recente episodio relativo alle bollette doganali non inserite nelle comunicazioni sottolinea l’importanza di un sistema sempre più preciso e aggiornato. Le lettere compliance, infatti, funzionano solo se i dati su cui si basano sono completi. L’intervento dell’Agenzia e la disponibilità ad accogliere le segnalazioni rappresentano un passo per garantire che il dialogo tra cittadini e amministrazione rimanga costruttivo e orientato alla soluzione dei problemi.
Riassumendo
- Inviate lettere compliance per possibili discrepanze tra IVA detratta e dati disponibili.
- Alcuni contribuenti segnalano bollette doganali 2022 mancanti nelle comunicazioni ricevute.
- L’Agenzia avvia verifiche tecniche con Sogei per accertare l’origine del problema.
- Invito a segnalare le mancanze tramite il servizio telematico Civis.
- Le lettere compliance servono a prevenire errori e favorire la regolarizzazione spontanea.
- Possibile replica all’Agenzia fornendo documenti che dimostrano la correttezza dei dati dichiarati.