Il percorso per diventare insegnante è stato riformato dalla legge n. 79 del 2022. È stato istituito un nuovo sistema generale di reclutamento e i concorsi per la scuola hanno subito delle modifiche. In questo articolo cerchiamo di fare il punto della situazione, perché si tratta di un momento di passaggio tra due sistemi che prevede, per alcuni casi, una fase transitoria.

Nella seconda parte, invece, analizzeremo la struttura e le prove dei futuri concorsi.

Come funziona il nuovo sistema di reclutamento per diventare insegnanti

Il nuovo sistema di reclutamento prevede una fase di formazione iniziale in vista dell’accesso al ruolo per i docenti della scuola secondaria.

Il percorso si articola in tre momenti.

• La formazione iniziale è garantita da un percorso accademico e universitario abilitante che corrisponderà all’acquisizione di 60 CFU/CFA.
L’accesso al ruolo si otterrà mediante concorso pubblico nazionale, che verrà indetto su base regionale (o interregionale).
• I vincitori dovranno superare un periodo di prova di durata annuale con una prova finale e una valutazione conclusiva.

Passiamo adesso alla struttura che avranno i futuri concorsi per la scuola.

Come saranno i nuovi concorsi per la scuola – come diventare insegnante

Il nuovo sistema prevede, come secondo step del percorso, la partecipazione a un concorso pubblico nazionale. La cadenza è stata stabilità annualmente ai sensi dell’articolo 59/190 del dl n. 73 del 2021 (convertito poi nella legge 106 del 2021).

I requisiti sono stabiliti dal nuovo articolo 5 del decreto legislativo n. 59 del 2017, così come è stato modificato dall’art. n. 44 del dl 36/2022 (convertito poi nella legge 79 del 2022). Ecco quali sono.

Requisiti per i posti comuni.

1. Laurea magistrale (o a ciclo unico) oppure il diploma AFAM di secondo livello oppure titolo equiparato o equipollente.
2. Abilitazione specifica sulla classe di concorso per la quale si intende partecipare (la si consegue mediante il percorso universitario di formazione iniziale di cui sopra).

Requisiti per i posti ITP.

1. Laurea oppure il diploma AFAM di primo livello oppure titolo equiparato o equipollente.
2. Abilitazione specifica sulla classe di concorso per la quale si intende partecipare (la si consegue mediante il percorso universitario di formazione iniziale di cui sopra).
3. Soltanto fino all’anno scolastico 2024/2025 (come predisposto dall’articolo 22/2 del decreto legislativo n. 59 del 2017), basta il diploma.

Requisiti per i posti comuni e ITP.

1. Il titolo di studio che dà accesso alla classe di concorso, con in aggiunta tre annualità di servizio, anche se non continuative, svoltesi negli ultimi cinque anni presso scuole statali, e di cui almeno una deve essere sulla classe di concorso per la quale si intende partecipare.

Requisiti per i posti di sostegno.

1. Il titolo di specializzazione.

I requisiti di partecipazione al concorso scuola nella fase transitoria

Il dl n. 36 del 2022 ha previsto una cosiddetta ‘fase transitoria’ in vista delle assunzioni fino al 31 dicembre 2024. I requisiti necessari in questa fase sono i seguenti.

1. Il titolo di studio che permette l’accesso alla classe di concorso, con in aggiunta almeno 30 CFU/CFA di formazione universitaria accademica o universitaria (il percorso potrà essere svolto durante il primo anno di lavoro con contratto a tempo determinato).
2. Il titolo di studio che permette l’accesso alla classe di concorso, con in aggiunta 24 CFU/CFA da conseguirsi entro il 31 ottobre 2022 (il percorso potrà essere svolto durante il primo anno di lavoro con contratto a tempo determinato).

Qual è la differenza tra gli abilitati e i non abilitati?

La partecipazione al concorso scuola è permessa sia a colo che hanno l’abilitazione sia a coloro che non l’hanno ancora. Lo stesso discorso vale per la fase transitoria.

I non abilitati hanno due strade: la prima è l’ottenimento dei 30 CFU/CFA o dei 24 CFU/CFA, come spiegato sopra – questo per la fase transitoria; la seconda è l’aver svolto almeno tra anni di servizio, come spiegato sopra.

Si tratta di un passaggio piuttosto complesso e in realtà sarebbe dovuto essere emanato un DPCM entro il 31 luglio che avrebbe dovuto regolamentare questi passaggi.

Il governo Draghi non ha lavorato in tal senso e quindi si attende il provvedimento da parte del nuovo governo. Il problema è che potrebbe decidere di cambiare in corso d’opera le regole.

Come si svolgerà il nuovo concorso scuola

La normativa per l’indizione del concorso per diventare insegnanti (ai sensi del decreto legislativo 59 del 2017, così come modificato dal dl 73 del 2021, convertito poi nella legge 106 del 2021, e dal dl 36 del 2022, convertito poi nella legge 79 del 2022) prevede i seguenti step.
1. Una prova scritta a risposta aperta (mancano ancora le linee guida sulla metodologia di redazione dei quesiti).
2. Una prova orale nella quale si accerteranno sia le conoscenze disciplinari sia le competenze e le abilità nell’insegnamento.
3. Una valutazione dei titoli in possesso del candidato.

Una volta svolto il concorso, saranno stilate due graduatorie di merito.
1. Graduatoria di merito per abilitati (somma punteggio prove e titoli) ed entreranno anche gli idonei (come previsto dal dl n. 36 del 2022).
2. Graduatoria di merito per non abilitati (somma punteggio più titoli) e non rientreranno gli idonei: si tratta nella fase transitoria, di coloro che posseggono i 30 o 24 CFU/CFA; quando si andrà a regime, coloro che posseggono tre anni di servizio, di cui uno nella classe di concorso per la quale si partecipa.

È possibile che, fino al 31 dicembre 2024, possa essere inserita un’ulteriore prova preselettiva per l’accesso alla prova scritta.

Come avviene l’assunzione in ruolo e si diventa insegnanti

Una volta stilate le due graduatorie di merito, coloro che, da abilitati, risulteranno vincitori del concorso avranno la precedenza nell’immissione in ruolo rispetto ai vincitori non abilitati. Questi saranno assunti soltanto se dovessero residuare posti disponibili e vacanti, a conclusione del processo delle assunzioni annuali.

Il percorso per l’assunzione è comunque differente per abilitati e non abilitati.
1. I vincitori di concorso abilitati saranno immediatamente assunti e dovranno effettuare l’anno di prova in servizio.
2. I vincitori di concorso non abilitati saranno assunti con un contratto a tempo determinato e dovranno partecipare al percorso accademico o universitario di formazione iniziale; una volta superato il percorso, si consegue l’abilitazione e si può essere assunti a tempo indeterminato e effettuare l’anno di prova in servizio: se tutto procede per il meglio, i non abilitati saranno assunti l’anno successivo rispetto ai vincitori abilitati.

Queste sono tutte le novità del nuovo sistema di reclutamento per diventare insegnanti.

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