Per vendere online, su Ebay o altri siti simili, serve la partita IVA? A fare chiarezza sulla questione sempre più attuale, visto il numero crescente di utenti attratti da guadagni su internet, è intervenuta da ultima la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, con la sentenza n. 7290 del 2015. Il requisito che fa da spartiacque tra i casi in cui è obbligatoria la partita IVA e quelli in cui chi vende online è esonerato dall’apertura della stessa è la frequenza delle vendite.

Vendere online: differenza tra attività occasionale e di impresa

Se l’attività risulta essere occasionale non serve aprire la partita IVA per vendere online. Nel caso di specie è stato rigettato il ricorso di un contribuente avverso la contestazione dell’Agenzia delle entrate che aveva contestato la mancata contabilizzazione di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti su Ebay.   Il ricorrente aveva eccepito che, a causa della crisi economica, era stato costretto a vendere una serie di orologi di sua proprietà su Ebay opponendo inoltre di non essere a conoscenza dell’obbligo di apertura della partita IVA e di tenuta delle scritture contabili per vendere sul noto portale di annunci. L’Amministrazione finanziaria, costituitasi in giudizio, ha stabilito che i guadagni online, qualora non occasionali, costituiscano reddito di impresa e non generici redditi diversi. Il riferimento legislativo è all’articolo 2195 n. 2 del codice civile, il quale prevede espressamente che “Sono soggetti all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese gli imprenditori che esercitano… 2) un’attività intermediaria nella circolazione dei beni”. La normativa tributaria inoltre prevede la sussistenza di attività di impresa anche in mancanz