ZOPA - La fine delle Banche? (1 Viewer)

lupomar

Forumer attivo
Riprendo la notizia che aveva dato tycoon.
Sembra che presto Zopa arrivi in Italia, notizia da verificare ma assolutamente positiva.
Sarebbe l'inizio della concorrenza anche in questo settore.

:V :V :V

Il 'richiedente' può ricevere in download fino a 40 mila euro e paga paga tra 6 e 10% di interessi, il 'prestatore' guadagna il 6.75% sul capitale messo a disposizione della community

E ora i soldi ce li presteremo anche noi su Internet. E' la scommessa di Zopa, un'azienda britannica che sbarca in Italia, dopo aver creato il peer to peer del mercato creditizio: io mi collego in Internet (come lender, prestatore) e metto in rete il mio denaro. Io mi collego e cerco denaro, divenendo in quel caso il 'borrower', richiedente, di Zopa. Un 'face to face', dove non c'è banca di mezzo, ma una piazza virtuale, anzi una 'Zone of Possible Agreement', con delle regole precise e che sembrano funzionare.

Chi vuole un prestito di denaro può chiedere fino a 40 mila euro, compilando un questionario sul sito che servirà al sistema per valutare il profilo del borrower. Poi -in base alle informazioni acquisite- gli si assegna un target (A, B, C) che determina l'interesse applicato. Che può andare dal 6 al 10%. E che prevede rate di restituzione fino a un massimo di 60. Chi presta il denaro - il lender - è invece in grado di garantirsi profitti del 6.75% sul capitale messo a disposizione della community. E soprattutto non rischia molto, visto che in realtà le cifre richieste in prestito vengono messe insieme utilizzando le somme di tanti banchieri virtuali, e non di uno solo. Prendendo qua e là. Un meccanismo semplice che nel mercato britannico, dove il sistema funziona attualmente, ha visto pochissimi casi di protesti, solo il tre per mille.

In sintesi una via di mezzo tra quello che eravamo abituati a fare, utilizzando Napster e gli altri software P2P, e una filosofia che invece che a film e mp3 da scaricare (gratis), guarda al denaro con una logica (quasi) assimilabile a quella che vige nelle reti di economia solidale e di microcredito. Ovvero un mix che prova a coniugare tecnologie e la mission di Yunus, il finanziere del Bangladesh che ha vinto nel 2006 il Nobel per la pace, grazie alle politiche di prestito per i più poveri.

Introdotta a metà del 2005, l’idea di Zopa ha già raccolto 110 mila aderenti e si sta espandendo a macchia d’olio, grazie al tam-tam della rete. I cybernauti sembrano gradire questa risorsa, usando i soldi nella maggioranza dei casi per l'acquisto di auto, prodotti per la casa e consumer elettronico, ma anche viaggi e intrattenimento. Visti i risultati ottenuti, adesso l'azienda di Tim Parlett esce dal Regno Unito e dopo l'Italia raggiungerà i computer di Spagna e Belgio. La formula adottata è quella di accordi in franchising con imprenditori locali. Che tengano in debito conto le royalties richieste da Londra.

Nel nostro Paese il sistema verrà esportato dalla New College Capital Ltd, società di asset management londinese, assieme a Nova Partners, una boutique di corporate finance di Milano. A cavalcare il credito peer to peer potrebbe essere Maurizio Sella, uno dei banchieri dell'omonima banca biellese. Ma prima di vedere anche da noi chi scarica euro invece di bytes, si dovrà attendere l'autorizzazione della Banca d'Italia e dell'Ufficio italiano cambi.
 

quicksilver

Forumer storico
i malintenzionati trovano mille modi di frodare con ebay (e paypall) ... vuoi che non trovino il modo di fregare il prossimo anche con questo? :rolleyes:
 

IL SENNO DEL POI

Forumer attivo
lupomar ha scritto:
Riprendo la notizia che aveva dato tycoon.
Sembra che presto Zopa arrivi in Italia, notizia da verificare ma assolutamente positiva.
Sarebbe l'inizio della concorrenza anche in questo settore.
Se ne era parlato gia' verso Dicembre sui Niusgruppi (se sapete cosa sono.)

Riporto pari pari 1 mio intervento di allora su It.economia.investire.

interessante questa Roba.

Col credito al consumo che viaggia con tasssi del 15-25% Facile che si
possa ricavare un
7-7,5 pulito.


Se prende piede in italia con 1 intermediario affidabile come garante, c'e'
da farci 1 pensierino.


internet ogni tanto a qualcosa serve, grazie Rata


PS


Fatto 1 giro: oltre all'inglese www.zopa.com
esiste l'americana www.prosper.com
(nel frattempo si e' aggiunta anche www.paltrust.com ndr)



aggiungo questo link
http://italy.peacelink.org/cybercultura/articles/art_17425.html

E dico la mia.


Questa roba potra' essere efficace solo se saranno rispettate alcune
condizioni.


La prima e + essenziale e' Che il Sistema Bancario tradizionale non riesca
a metterci il cappello sopra.


Perche' ci possa essere 1 reale vantaggio per i Comuni risparmiatori, il
Promotore di tale iniziativa dovrebbe essere 1 Soggetto ESTERNO ai
Tradizionali Circuiti Economici italiani, Come -a Suo Tempo- Fu L'OLANDESE
ING col CA


(E gia' qui andiamo male in quanto pare che sia BANCA Sella ad essere in
trattative per il lancio di questo prodotto in italia. Siamo molto vicini
alla classica situazione del LUPO PASTORE !!)


Poi Occorre che tale soggetto sia DI PROVATA AFFIDABILTA' nello scegliere
i Richiedenti il prestito.


Nei paesi anglosassoni dove vige l'etica protestante, e il rispetto dello
stato e del prossimo e' radicato da secoli ci si aspetta che colui che
chiede il prestito non sia 1 furbo di 3 cotte e rispetti le regole, pena
gravi sanzioni sia morali che materiali.


in italia, dove indultiamo gli assassini, Wanna Marchi e' 1 Star, e far
Fesso il Prossimo e' quasi 1 sport Nazionale, le cose potranno andare nello
stesso modo ??


Ho i miei dubbi.


Ma l'idea di ZOPA non e' male in se e per se.


Dividere il prestito tra + persone, che potranno anche spartirisi 1
COPERTURA ASSICURATIVA (terzo elemento essenziale) per le somme prestate
(riducendone i costi) e' 1 cosa che trovo degna di approfondimento.
 

Users who are viewing this thread

Alto