NON SIATE OTTUSI E TESTARDI !!!!!!!!!!!!!!!!!
ONDE DI ELLIOTT
Previsioni di Elliott: STM; le posizioni lunghe sono state ricostituite. Obiettivi successivi in area 16 euro.
di FtaOnline , 29.09.2004 09:53
Quadro generale: Il rialzo - ribasso visto dai minimi di agosto potrebbe essere l'inizio di una nuova fase rialzista. Conferme per una onda 3 al di sopra di 15.30, target a 17 euro circa. In caso di discesa sotto 13.50 sarebbe invece necessario spostare il target del ribasso almeno verso i 12.5 euro. Le attese di rialzo nascono dall'ipotesi che il massimo di inizio 2004 sia il termine di una fase impulsiva. In questa ottica il ribasso fino ai minimi di agosto si può leggere come uno zig zag, dove la fase gennaio - maggio è solo una onda A di una correzione più complessa, il rialzo visto dai minimi di maggio ai massimi di inizio giugno è la B, il ribasso successivo una C che in base alla dimensione di A si poneva come obiettivo minimo i 14.40 euro, successivo area 11.75 (la proiezione della A dal top di B). In dettaglio la discesa dai massimi dell'8 giugno fino ai minimi di metà giugno sarebbe stata la 1 della C, la discesa fino ai minimi di fine luglio la 3 della C, la fase fino al 30 luglio la 4, tutto il successivo ribasso l'onda 5, con obiettivo in base alla ampiezza di onda 1 a 14.35, 13.50 in caso di estensione di 1.618 volte rispetto ad onda 1 (minimi del 12 agosto a 13.49, poi ritoccati il 9 settembre a 13.25, ma con daily close in quella data a 13.97).
C'è poi un'altra interpretazione: se consideriamo come uno zig zag tutto il rialzo dai minimi di marzo 2003 ai massimi di settembre 2003, quindi non come impulsivo ma correttivo, allora il ribasso dai massimi di settembre 2003 sarebbe una onda C di una terna più ampia (A il ribasso dicembre 2002-marzo 2003, B il rialzo fino a settembre 2003), onda C della quale avremmo visto la 1 (a settembre), la 2 fino al top di gennaio, la onda 3 (con obiettivi a 16.80 in base alla ampiezza di 1) terminata il 17 maggio, una 4 disegnata tra maggio e giugno, ed una 5 con target a 14.30 circa, testato il 6 agosto in chiusura di seduta, poi superato dai minimi di agosto e settembre, non troppo distanti tuttavia dal supporto.
Entrambe le ipotesi quindi individuano in area 13.50-14.30 un possibile punto di arrivo per il ribasso. Attenzione tuttavia perchè se tale supporto venisse
violato in modo macroscopico, con una accelerazione al di sotto dei minimi di 13.25, gli obiettivi successivi sarebbero in area 11.50/75.
Quando nei primi mesi del 2005 avverrà il passaggio del testimone per la guida di STM (grafico tra Pasquale Pistorio e Carlo Bozzotti anche tre importanti manager usciranno dal gruppo. Si tratta di Aldo Romano (telecomunicazioni, periferiche per computer ed auto), di Salvatore Castorina (discreti e circuiti standard) e di Joel Monnier (ricerca e sviluppo). Come la prenderà il mercato ? Nelle ultime due sedute, da quando la notizia è stata resa nota, il titolo è sceso, ma non ha toccato supporti di rilievo, quindi è difficile dire se il newsflow abbia effettivamente avuto un impatto significativo. Inoltre tutto il settore in questo momento soffre, per cui il titolo è penalizzato per motivi "intermarket" e non solo propri.
L'indice Sox dei semiconduttori, che si era riportato in area 405 nella parte centrale del canale ribassista seguito dai massimi di inizio anno dopo aver superato la trend line decrescente che proveniva dai massimi di fine giugno, ha disegnato dal top del 13 settembre una sorta di doppio massimo (meglio visibile sul Nasdaq). Il ribasso ha corretto solo una porzione della precedente ascesa, conservando quindi i tratti di un semplice ritracciamento, ma lo spazio a disposizione per evitare un segnale negativo ora si riduce, con l'indice che può scendere al massimo solo di un altro 7% circa (e recentemente si sono visti balzi del 5% in una sola seduta) senza compromettere la possibilità che quella in atto sia una serie di onde impulsiva (ad esempio una sequenza 1-2).
Fino a che i minimi di inizio settembre a 350 tengono, l'idea è che su quei livelli potrebbe essersi conclusa una onda 5 di una fase ribassista, iniziata lo scorso aprile. In caso contrario potrebbe essere terminata solo l'onda 3 (composta) del quintetto, per cui il recente rialzo sarebbe una onda 4, alla quale si aggiungerebbe una 5 ribassista. Il comparto potrebbe quindi essere prossimo ad una inversione, ma il rischio è che non siano ancora stati toccati i minimi. In base alla ampiezza di 1 (il ribasso da inizio a fine aprile) il target di 5 sarebbe (o sarebbe stato) tra i 310 ed i 340 dollari. Con i minimi a 350 usd l'indice
si è anche avvicinato al 62% di ritracciamento del rialzo dai minimi di ottobre 2002 (posto a 340), una quota che potrebbe quindi effettivamente sostenere un tentativo di inversione al rialzo (la serie in 5 iniziata ad aprile 2004 sarebbe l'onda C di una correzione avviatasi a inizio anno, e quindi nella peggiore delle ipotesi, immaginando non la ripresa della fase positiva ma solo una onda B di una correzione più ampia, un rialzo da area 340 dovrebbe riportare i prezzi tra i 480 ed i 500 punti). La violazione di questo supporto (dei minimi di 350 ma anche di area 340) invece aprirebbe le porte ad uno scenario ancora pericolosamente ribassista. Il punto oltre il quale si potrebbe dire con buona probabilità almeno la prima parte della fase correttiva dai massimi di inizio anno è il minimo del 3 maggio a 432: nel caso di un suo superamento il rialzo dai minimi di settembre non potrebbe più essere contato come onda 4 ma dovrebbe fare parte di una fase a se stante, o una onda B (nel qual caso il ribasso dai massimi dell'anno sarebbe stato solo la A), oppure una genuina ripresa del rialzo di medio termine. Purtroppo solo oltre i massimi di area 560 vi sarebbero indicazioni in questo senso. Ricapitolando quindi per il Sox il quadro è il seguente: la rottura di 432 apre la strada al test di 500, oltre questa quota possibile un test di 560, ma solo oltre questi livelli il quadro di medio torna positivo. Sotto 340/50 invece obiettivo minimo a 310. Tali considerazioni hanno ovviamente significato anche per i titoli del comparto: soprattutto nel caso di discese sotto i 350 punti sarebbe difficile vedere salire titoli come Intel o AMD, ma anche Stm (grafico, correlati positivamente (e significativamente) all'indice.
In particolare STM è riuscito a mantenersi, almeno in termini di chiusura di seduta, al di sopra del supporto rappresentato dai minimi di agosto a 13.49 euro (minimi del 9 settembre a 13.25, ma close a 13.97), abbondantemente al di sopra della base del canale ribassista tracciato dai massimi di inizio anno. Il doppio minimo completato con il rialzo del 13 settembre non ha portato al rialzo che il pattern poteva fare immaginare, tuttavia costituisce una buona base sulla quale tentare una ripresa. La rottura di 13.50 rilancerebbe invece l'ipotesiche la serie negativa ancora non sia conclusa (come la rottura di 350 per l'indice SOX).
Lo swing rialzista dai minimi di settembre è successivo alla serie iniziata l'8 giugno (dove la fase ribassista dai massimi del 19 agosto ai minimi del 9 settembre, onda 5, è di uguale ampiezza rispetto a quella dal massimo dell'8 giugno al minimo del 18, onda 1). Sarà quindi importante capire come collocare la serie ribassista degli ultimi 3 mesi circa per immaginare quale potrebbe essere l'evoluzione successiva delle onde, e se ha senso immaginare che il rialzo dai minimi di settembre sia una 1 di una serie impulsiva rialzista.
Il quadro elliottiano di medio termine presenta due alternative. La prima prevede la ricerca di una onda 5 tra i rialzi di ottobre e gennaio, per completare la conta impulsiva dai minimi dello scorso marzo 2003, e quindi considera conclusa con i massimi di area 24 euro una fase rialzista (anche se correttiva, in quanto onda C successiva alla A rialzista dai minimi di ottobre 2002 ed alla B dai massimi di dicembre fino ai minimi di marzo 2003). Se tutta la terna, dai minimi dell'ottobre 2002 ai massimi di area 24 di fine 2003/inizio 2004 fosse a sua volta una onda correttiva di ordine maggiore, potrebbe essere stata una onda (A), il primo elemento correttivo dopo il ribasso dai massimi del 2000, quindi il ribasso dai massimi del 2004 sarebbe una (B), costruita probabilmente come uno zig-zag, dal momento che è contenuta in un canale. In questo primo caso quindi, terminata la onda (B), STM andrebbe incontro ad una (C) rialzista, con obiettivi almeno in linea con i massimi di fine 2002 o fine 2003.
In alternativa è possibile considerare come uno zig zag tutto il rialzo dai minimi di marzo ai massimi di settembre 2003, che diventerebbe l'onda B di una fase correttiva complessa avviatasi con i massimi di dicembre 2002, una onda (B) successiva alla (A) rialzista iniziata con i minimi di ottobre 2002. Il ribasso dai massimi di settembre sarebbe quindi tutto un'onda C, della quale per il momento si sarebbero viste la 1 e la 2, con le oscillazioni ribasso-rialzo dal top di settembre a quello di gennaio, l'onda 3, che aveva come obiettivo i 17 euro terminata il 17 maggio, la 4, a maggio-giugno, e la 5, con obiettivi che in base alla ampiezza di 1 erano collocati a 14.30 euro circa. Terminataquesta onda C di (B) STM dovrebbe disegnare una (C) rialzista, sempre con obiettivo almeno i massimi del 2003 (o quelli di fine 2002).
Esaminiamo quali sono le prospettive nei due casi.
Se quello attuale, dai massimi del 2003 ad ora, fosse "solo" una onda (B) le sue possibilità di sviluppo sarebbero limitate dai minimi dell'ottobre 2002 (nell'ipotesi che tutta la correzione si sviluppi come un flat regolare).
Nel caso invece quella attuale fosse l'onda C della terna avviata con i massimi di dicembre 2002, solo nella ipotesi di equality tra A e C (immaginando quindi un canale ribassista formato da un limite superiore passante ora a 22 euro, tracciato dai massimi di dicembre 2002 e dal top di settembre 2003, e dalla sua parallela per i minimi di febbraio 2003) l'obiettivo massimo sarebbe in area 11 euro, mentre in caso di estensione il ribasso potrebbe arrivare anche a 6 euro.
E' quindi necessario ragionare per gradi: se i prezzi non dovessero scendere più sotto i 13.50 euro, si potrebbe sviluppare un rialzo che nel tempo dovrebbe assumere connotati impulsivi (si tratterebbe di una onda C, da contare in 5, quindi il rialzo - ribasso dai minimi di agosto sarebbe da considerare un 1-2 e non un A-B come immaginato sopra). Il primo ostacolo sarebbe il limite superiore del canale ribassista dai massimi di inizio anno, a 15.25 euro circa, praticamente coincidente con la media mobile a 60 giorni che ostacolato il recente rialzo, testata il 21 e 22 settembre. Discese sotto i 13.50 euro, negando l'ipotesi di essere in presenza di una onda 1 e di una 2 (la 2 non può ritracciare oltre l'origine di 1) farebbero pensare nella migliore della ipotesi ad un test di area 11.10, tuttavia come detto sopra non si potrebbero in quel caso escludere estensioni anche ampie. Se il rialzo dai minimi di settembre è da contare impulsivamente l'obiettivo è a 17, poi 18.50. Una volta superata area 15.25 i prezzi non dovranno tornare più sotto tale soglia pena l'invalidazione della conta impulsiva (rimarrebbe solo l'ipotesi che lo swing sia stato un ABC correttivo).
Operativamente: Tra 13.50 e 14.00 sono state ricostituite posizioni lunghe, incrementate oltre 14.80 con stop inizialmente sotto 13.50, spostato poi a 14.00. Primo target oltre 14.80 a 15.25. Obiettivi successivi in area 16 euro. Solo oltre i16.10/30 euro comprare anche in ottica di medio con obiettivi a 17 e 18.50 euro. In caso di violazione di area 13.5 lo spazio per il ribasso aumenta, fino a 11.50 circa, e si possono quindi avviare posizioni short.