News, Dati, Eventi finanziari Wall Street: un lunedì di acquisti (1 Viewer)

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Vi copio un articolo da Soldionline.it sui dati di ieri di diverse società USA, interessante come siano salite anche le banche colpite da pesanti multe della SEC... mah?!?
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Fo64
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Wall Street, un lunedì di acquisti
di Mauro Introzzi
29 aprile 2003 08.38

Seduta decisamente positiva per la piazza statunitense, che archivia le contrattazioni in deciso rialzo. Alla campana il Nasdaq ha registrato un rialzo dell'1,93% a 1.462 punti, mentre il Dow Jones ha chiuso in crescita dell'1,99% a quota 8,472.

Le cause del rialzo odierno non sono certo da ricercarsi nelle indicazioni giunte dal versante macroeconomico, risultate contrastanti. Prima dell'apertura dei mercati il Dipartimento del Commercio ha reso noto che i redditi personali sono cresciuti a marzo dello 0,4%, in linea con quanto atteso dagli analisti. Inferiore alle previsioni è invece risultato il dato sulle spese personali dello stesso periodo, salite dello 0,4%, e salite meno di quanto prevedessero le stime (+0,6%).

A livello settoriale va segnalata la frenata patita nel mese di marzo dalle vendite di semiconduttori.
Il tasso annuo di crescita si è attestato nel mese al 13%, dopo essere salito (su base annua) del 17,9% nel mese di febbraio. A livello mensile il comparto ha registrato invece un incremento, del 2,6%, a 12,13 miliardi di dollari. La performance è stata guidata dal Giappone (+4,8% su base mensile), mentre le vendite in America sono scese leggermente. Secondo la SIA (Semiconductor Industry Association), che fino ad ora prevedeva una crescita globale del settore di circa il 20%, le vendite 2003 dovrebbero crescere invece "a doppia cifra".

Si conclude con una maxi multa il procedimento avviato dalla Sec nei confronti delle maggiori banche d'affari di Wall Street, ree di aver diffuso ricerche contenenti informazioni tendenziose sull'andamento del mercato azionario, allo scopo di accrescere le proprie attività di investment banking.
L'autorità di controllo della borsa USA ha comminato a dieci grandi istituti finanziari una sanzione pecuniaria da 1,4 miliardi di dollari, l'ammenda più elevata mai inflitta nella storia di Wall Street. Le indagini sono durate due anni e hanno coinvolto, oltre a Citigroup (che pagherà 400 milioni di dollari), Credit Suisse First Boston e Merrill Lynch (200 milioni di dollari l'una), Morgan Stanley (125 milioni), Goldman Sachs (110 milioni), Lehman Brothers, JP Morgan Chase, Bear Stearns e UBS Warburg (80 milioni ciascuna) e US Bancorp Piper Jaffray (32,5 milioni). Ma gli investitori non hanno penalizzato troppo i titoli delle banche coinvolte. Citigroup è salita del 2,11%, Jp Morgan del 3,04%, Goldman Sachs dello 0,84% e Merrill Lynch dello 0,52%

Giornata da ricordare per McDonald's (Nyse), avanzata del 7,08%. Il leader dei fast food ha beneficiato della presentazione di una positiva trimestrale. Il primo quarte del 2003 si è chiuso con un utile di 29 centesimi per azione, un centesimo in più di quanto atteso. Il giro d'affari è cresciuto del 6% a 3,8 miliardi di dollari. In prospettiva futura McDonald's si attende un incremento dei ricavi del 2-3% nel 2003, e di circa 1 punto percentuale nel 2004. Per la fine dell'anno il management della società prevede di ridurre il livello dei debiti di 300-700 milioni di dollari.

In denaro anche Procter & Gamble (Nyse) (+1,74%), anch'essa premiata per i propri risultati. Il gruppo dei beni a largo consumo ha archiviato il terzo trimestre fiscale con un profitto lordo di 1,34 miliardi di dollari (96 centesimi per azione). L'utile, allineato alle stime degli analisti interpellati da Thomson Financial/First Call, è risultato migliore di quanto la società registrò nel medesimo periodo dello scorso anno, un trimestre chiuso in nero di 1,19 miliardi di dollari (84 centesimi per azione). In precedenza Procter & Gamble ha annunciato di aver alzato di 3,5 euro, a 65 euro ad azione, la sua offerta pubblica per le azioni privilegiate della società tedesca di prodotti per la salute Wella.

In frazionale progresso Boeing (Nyse) (+0,7%) dopo un avvio stentato. La debole performance del colosso aeronautico è conseguenta alla bocciatura giunta da Jp Morgan. Il nuovo giudizio del broker, "underweight" ha rivisto al ribasso il precedente "neutral". Il downgrade è motivato dai timori che il virus della SARS possa deprimere i mercati asiatici in cui la società opera. In aggiunta a ciò Joseph Nadol, l'analista responsabile della revisione, ritiene che il deficit del piano pensionistico di Boeing non sia esattamente inserito nei prezzi del titolo.
 

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