Volkswagen (VW) Volkswagen, il terremoto scuote Berlino: «La Merkel sapeva tutto da mesi» (1 Viewer)

tontolina

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Chiamata di correo per Bosch

Vw: avvocati Usa accusano Bosch di complicita' in dieselgate

13:55 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Berlino, 19 ago - La tedesca Bosch, leader mondiale della componentistica per auto, e' sempre piu' sotto pressione per il suo presunto coinvolgimento nel dieselgate che ha travolto nel settembre scorso la casa tedesca Volkswagen. Secondo quanto riporta la stampa tedesca, Bosch, gia' coinvolta nella class-action avviata negli Stati Uniti contro Vw, e' ora diventata oggetto di accuse ancora piu' pesanti da parte degli avvocati dell'accusa che la definiscono complice di Vw nell'intero dieselgate. Secondo i documenti, 742 pagine in tutto, depositati presso il tribunale competente di San Francisco, Bosch avrebbe svolto "un ruolo decisivo" nella manipolazione dei livelli di emissione dei modelli Vw, sviluppando il software necessario per la truffa in strettissimo coordinamento con la casa di Wolfsburg. Secondo gli avvocati, Bosch ha quindi partecipato attivamente al dieselgate ed e' da escludersi che non fosse a conoscenza di quanto stava succedendo. Bosch ha gia' deciso accantonamenti per 650 milioni di euro per contenziosi legali nel bilancio 2016 ma non ha aderito all'accordo extragiudiziale concluso da Vw con la Giustizia statunitense su risarcimenti per 15,7 miliardi. col-mir- (RADIOCOR) 19-08-16 13:55:11 (0236) 5
 

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Insomma questi teseschi sono proprio degli imbroglioni

fanno i gradassi con Italia e grecia ma sono davvero dei mafiosi
 

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Vw acquista il 16,6% di Navistar
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Volkswagen ha rilevato una quota del produttore statunitense di camion Navistar International. Il colosso tedesco investirà 256 milioni di dollari (circa 230 milioni di euro) nell’azienda Usa acquistando una partecipazione del 16,6%; Vw pagherà 15,76 dollari per ogni azione Navistar, ovvero il 12% più della chiusura di venerdì a Wall Street (lunedì la Borsa americana era chiusa per il Labor Day). Il gruppo tedesco avrà anche la possibilità di nominare due consiglieri di amministrazione, e prevede «significative sinergie grazie alla collaborazione tecnologica strategica», una collaborazione che prevede la fornitura di motori diesel Vw alla società americana. Le sinergie cumulative arriveranno ad almeno 500 milioni di dollari entro i primi cinque anni; arrivati a regime, ovvero dopo il quinto anno, la collaborazione dovrebbe generare sinergie annuali per almeno 200 milioni.


L’operazione «è un passo importante della nostra divisione veicoli commerciali per conquistare una base in Nordamerica e creare un campione globale», ha detto Hans-Dieter Pötsch, presidente del consiglio di sorveglianza della Volkswagen. Il mercato Usa dei veicoli pesanti è attualmente dominato da Daimler, Volvo e Paccar; Vw controlla già la svedese Scania e la tedesca Man, che sono però assenti dagli Stati Uniti - un mercato che dovrebbe valere nel 2016 circa 240mila camion contro i 290mila previsti per l’Europa.
 

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Volkswagen, conto sempre più salato
Milano Finanza - ‎1 ora fa‎

Continua l'incubo Dieselgate. Il tribunale regionale di Braunschweig ha ricevuto richieste di rimborso da parte di 1.400 investitori per un importo di 8,2 mld di euro. In Germania il caso si aggiunge a quello di Brunswick (4 mld) e della Baviera (700mila euro). Finora gli accantonamenti sono stati 16,2 mld, ma sono destinati a salire
 

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Vw, lo scandalo dieselgate pesa ancora su conti e vendite

Migliora l'utile, ma soffre il marchio Volkswagen che fatica a recuperare la fiducia dei clienti: accantonati altri 400 milioni, i fondi destinati a coprire il danni causati dalle emissioni truccate salgono a 18,2 miliardi
 

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Auto: sospetto cartello in Germania
21 luglio 2017 - 17:35 di FIRSTonline
Lo scrive oggi il settimanale "Der Spiegel" - Le case automobilistiche Volkswagen, Bmw, Audi, Porsche e Daimler avrebbero creato un vero e proprio cartello allo scopo di fissare i prezzi dei sistemi per la gestione delle emissioni dei motori diesel - Titoli giù in borsa, paga pegno anche Fca

Le case automobilistiche tedesche Volkswagen, Bmw, Audi, Porsche e Daimler avrebbero creato un vero e proprio cartello allo scopo di fissare i prezzi dei sistemi per la gestione delle emissioni dei motori diesel.

Lo scrive venerdì il settimanale tedesco "Der Spiegel".

In base a quanto riportato nell'articolo, che a sua volta cita una lettera inviata alle autorità antitrust, il "cartello dell'auto" avrebbe agito tramite sessanta comitati industriali, in cui siedono circa duecento persone che si occupano di sviluppo dei veicoli, freni, carburanti e motori diesel, frizioni e trasmissioni, nonché sistemi per il trattamento degli scarichi.

Secondo il settimanale, Volkswagen avrebbe già ammesso di aver adottato comportamenti potenzialmente anticoncorrenziali in una lettere inviata alla stessa antitrust lo scorso 4 luglio.

Scendendo nel dettaglio, le quattro case automobilistiche avrebbe concordato i prezzi dei componenti e la scelta dei fornitori. Non solo, dal 2006 avrebbero anche discusso il costo dell'AdBlue, sistema per il trattamento dei gas di scarico dei motori diesel.

La notizia pubblicata da Der Spiegel ha mandato in subbuglio il settore dell'automotive europeo, zavorrando i listini continentali e soprattutto Francoforte che ha concluso la seduta con un ribasso dell'1,8%. In profondo rosso non solo le case coinvolte nel caso, ma anche Fiat Chrysler che sul Ftse Mib cede il 2,72% a 10,02 euro, una performance nettamente peggiore rispetto a quella del listino principale che ha chiuso la giornata in ribasso dell'1,1%.

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