Sig. Ernesto
Vivace Impertinenza
Sicuramente lo sapete, l'affermazione era implicita alla domanda e chi tace acconsente.
Io, invece, non lo sapevo e, non accontentandomi di quanto leggevo su testi specialistici (dal Nobel Engle in giù, credo di aver letto quasi tutto il leggibile) mi sono messo giù di buzzo buono per capirlo.
E secondo me, non è quello che avete capito voi(in media, 5 su 1000 li consideriamo outliers dotati di retropensiero critico)
Prendiamo l'equazione del garch:
Varianza di domani= omega(che dobbiamo stimare ma che è naturalmente prossimo allo zero e serve a poco) + alpha*epsilon(t)^2 (che sarebbe il rendimento di oggi meno il valore atteso, la media, dei rendimenti a oggi, approssimiamolo come il quadrato del rendimento di oggi) + beta*varianza(t)(che sarebbe la varianza stimata ad oggi)
nb: poichè sto omega non serve quasi ad una minKia(se non a far impazzire il risolutore di excel) e tende a zero in maniera desolante, è abbastanza comprensibile quanto dichiarato dal Prof.Renò:
"Salve,
per la mia esperienza, Riskmetrics e GARCH(1,1) hanno performance estremamente simili."
Lo pongo =0 , riscrivo l'equazione come:
Varianza domani =0+alpha*epsilon(t)^2+beta*varianza(t), so che la varianza deve per costruzione essere positiva quindi omega,alpha e beta devono esserlo anche essi, so che la loro somma deve essere necessariamente <=1 ed ecco che appare la ricorsiva Riskmetrics (che infila omega in alpha e beta e pone la somma di questi utlimi due=1)
Tradotto con un esempio facile:
Varianza domani= zero+0.1volte il rendimento^2 di oggi + 0.9volte la varianza stimata a oggi.
tradotto in maniera ancora più facile:
Varianza di domani = 0.1 volte quello che mi capita oggi più 0.9 volte quello che mi è capitato fino ad oggi.
Rule of thumb: oggi in media è la miglior previsione per domani.
Ho provato a spiegare questo a mio figlio che non ha compiuto ancora due anni.
Mi ha risposto che ha vissuto "pochi" oggi per aspettarsi qualcosa di mediamente conosciuto domani e che per lui ogni giorno è un'assoluta novità..
(....vado a fare colazione...)
Sì appalesa il primo problema del modello Garch(p,q)
La media degli "oggi" deve essere in qualche modo rappresentativa. Per essere "rappresentativa" deve comprendere la più ampia varietà di accadimenti.
Tuttavia, aggiungo io, più la media è "rappresentativa" più si allontanera dagli accadimenti che si discostano da essa.
Quanto sopra per evidenziare un primo fatto:
quando vedo esercizi di applicazione del modello Garch su dati di borsa mensili (10anni=120 osservazioni, 50anni=600 osservazioni, 100 anni=1200 osservazioni) non posso fare a meno di ridere. Come potrà essere rappresentativa una media di 50 osservazioni Dio solo lo sa. Come potrà esserlo una di 100 osservazioni che incorpora la borsa ai tempi degli ultimi cowboys Dio solo lo sa.
Un po' come se mio figlio ritenesse che, poichè si è attaccato al seno di una donna durante il primo anno di vita, potrà farlo in futuro.
La cosa a noi maschietti piace, siamo d'accordo...ma inspiegabilmente con l'andare del tempo troviamo difficoltà crescenti a farlo esponendo una semplice richiesta. Dobbiamo inventarci modelli sempre più complessi per raggiungere l'obiettivo (cene, regali, complimenti, posizione economica, aspetto estetico, dimora attraente, cane addestrato etc..etc..etc..) fino al massimo della complessità raggiungibile con l'equazione certificata del modello matrimonio\convivenza\legame dichiarato e\o promesso che ci assicura in media la possibilità di godere, con tempovarianza, della appagante pratica cui sopra.
Il secondo problema è che oggi non è prevedibile (ed infatti le equazioni Garch&Co lo pesano poco). Quello che si sa, che è prevedibile, è che dopo "oggi" quello che accadrà tenderà cmq alla media degli "oggi" (che è pesata tanto nell'equazione).
Ed io "ri-traduco":
la varianza di domani è 0.1 volte quello che non posso prevedere e mi capiterà oggi + 0.9 volte quello che mi è capitato fino ad oggi.
traduco ancora:
la varianza di domani è = alla velocità che impiega uno shock per essere riassorbito rientrando nel valor medio degli shock passati.
"RI-ri-ri-ri-traduco":
se oggi vengo sorpreso alla grande dal mercato, con il modello garch posso, mediamente, sapere che domani, a meno di non essere nuovamente sorpreso, avrò una volatilità che degraderà verso una media della stessa si spera rappresentativa.
E qui mi vengono in mente le prezzature di derivati con Garch, che hanno visto esponenti di spicco dell'Accademia, anche con doppio cognome nobiliare, o, più semplicemente, gli esercizi di autostima onanistica sui fora online.
Il modello garch prevede mediamente modalità di adattamento e tempo necessario ad uno shock per essere riassorbito dalla media.
Ovvero, un modello garch funziona "bene", mediamente bene, se la sua "previsione" si rivela fortemente errata e le previsioni seguenti presentano errori < dell'errore di origine.
Ho provato a spiegarlo in una discussione appassionata, con difficoltà.
Poi ho trovato la chiave giusta per esprimere la dinamica reale del modello Garch(p,q)
Guardatevi, vi prego, il filmato che allego.
Con il modello garch, è agevole "prevedere" decentemente il dopo.
Forse il filmato spiega in parte tante mie risate (ed amarezze quando vedo trattare argomenti delicati con superficialità).
https://www.youtube.com/watch?v=Zhz82CgJ5mg