video storico sulla psichiatria .... (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Gli darò un occhio stasera, certo è che non me la sento di condannare a priori tutta la psichiatria come scienza
beh è passato un po' di tempo
direi che ora puoi esprimere un giudizio più consapevole sulla psichiatria

lo dico a te
ma per me è la stessa cosa

dopo aver letto la denuncia del giudice Paolo Ferraro a cui avevano cercato di imporre un TSO
mi sono informata meglio e ho aperto questo thread

ho trovato anche un sito sui diritti civili che aiuta paqrecchio ed informa in modo spassionato
CCDU Onlus | Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani
 
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tontolina

Forumer storico
Sul concetto di malattia di mente e di normalità.





Paolo Franceschetti: Sul concetto di malattia di mente e di normalità.

Ovvero: Lettera ad un malato di mente



Oggi un mio assistito, Andrea, considerato malato psichiatrico, mi ha domandato: “Paolo, ma secondo te io sono un malato psichiatrico, sono matto?”
E una lettrice, Luce, mi ha domandato: “Ma come fai a reggere all’orrore di cui ti occupi, delitti rituali, ecc.?”


Le due domande sono correlate, perché riguardano il concetto di malattia mentale e di normalità.


Iniziamo dalla seconda domanda. Come faccio a resistere?
All’inizio in effetti ero terrorizzato dal fenomeno degli omicidi rituali; Mostro di Firenze, Bestie di Satana… una scia di morti in cui i colpevoli, persone in colletti bianchi, attribuivano la colpa a persone mormali, distruggendo intere famiglie, solo per ragioni politiche, esoteriche, e criminali.


Poi però, avendo a che fare con i cosiddetti sani, ho trovato persone che non vogliono capire, persone che ritengono assurdo che i ragazzi coinvolti nella vicenda delle Bestie di Satana siano innocenti perché “i giornali hanno detto che…”, che ritengono impossibile che gli assassini nei delitti del Mostro di Firenze siano un magistrato, un giornalista, un farmacista, un medico, un ambasciatore, un poliziotto, ecc. Perché lo ritengono impossibile? Perché “i giornali hanno detto che….”


Poi ho conosciuto i parenti delle vittime, senza alcuna intenzione di andare a fondo, tanto il figlio non glielo restituisce nessuno, ma almeno così vanno in televisione a piangere e li pagano pure per tutto questo.


Poi ho conosciuti i poliziotti collusi, i giornalisti collusi, i magistrati collusi, i poliziotti scemi, i giornalisti scemi, i magistrati scemi, e da anni, ormai, mi fa più paura la gente normale che gli assassini.


Chi ha ucciso le vittime del Mostro di Firenze, o le vittime delle Bestie di Satana, è un assassino, certo, ma ha una patologia conclamata che, se venisse scoperta, lo porterebbe quantomeno in galera e poi forse anche in manicomio criminale.


Ma i parenti delle vittime che colludono con gli assassini non hanno alcuna patologia conclamata.


Eppure mi fanno più paura loro.


Quando sono stato in ospedale e Mariapaola moriva, e i medici intorno continuavano a dire “va tutto bene, la radioterapia farà effetto fra qualche mese” (in realtà da lì ad un mese sarebbe morta) oppure “va tutto bene, ora facciamo un’altra bella chemio” e quando incontravo gli amici di Mariapaola, i parenti di Mariapaola, i medici di Mariapaola, che continuavano a dire “le terapie alternative? Naaa….. non crediamo alle terapie alternative” e la lasciavano morire senza prendersi la briga di ascoltare qualche minuto se c’era un’altra possibilità perché non ne avevano il tempo, ma senz’altro avevano il tempo la sera di guardarsi Striscia la notizia, poi il programma TV preferito, ecco io avevo paura di vivere in mezzo a gente come questa.


Quando Mariapola mi diceva “Paolo lasciami fare la chemioterapia in pace, così muoio, e la società condividerà questa mia scelta; voglio morire in modo condiviso dalla società e dai parenti”, la ammiravo per la sua chiarezza mentale, e la stimavo, riconfermando così quell’amore che per anni avevo nutrito per lei pur nel nostro incasinato rapporto, mentre avevo paura di quelli che mi dicevano “Mariapaola è matta, sta male, delira perché la malattia la destabilizza”. A me pareva che a delirare fossero gli altri.
Ricordo infatti un sms di un mio amico, Maurizio, che mi disse: “Mariapaola lì è l’unica persona cosciente. Gli altri sono inconsapevoli ma pensano di non esserlo, per questo non la capiscono”.


Gli assassini non mi fanno paura, ormai, perché quelli al massimo possono dare la morte, e la morte non mi ha mai fatto paura né la ritengo un male da evitare, ma la considero l’unica certezza della vita di chiunque.


Mi fanno paura invece le persone normali, quelli che ritengono normale andare in Iraq a fare milioni di morti perché “Saddam era un dittatore”, che ritengono normale votare persone che mettono le loro firme su dichiarazioni di guerra a stati esteri che decreteranno la morte di migliaia di civili e militari, stranieri e italiani, sol perché “lo impone la Nato”.


E mi fa paura che un capo di stato americano, dichiarando guerra a uno stato estero, non sia considerato malato di mente, mentre ad essere internato con un TSO sia Andrea sol perché “ha delle turbe di persecuzione”.

Il PM Vigna, dopo aver assassinato varie persone nei delitti del Mostro di Firenze, è stato promosso a capo della DIA.
Il generale che mi querelò per diffamazione ha ucciso la figlia di sette anni e un sottufficiale dell’esercito.
Poi il magistrato ha archiviato l’omicidio dicendo che si trattava di un suicidio e che la sicura nell’arma si spiegava con un movimento involontario post mortem del suicida.
Ma a farsi il TSO è Andrea.
Il generale ha invece tutti i parametri di normalità predefiniti dalle scienze psichiatriche per poter guidare addirittura un esercito.
Una psichiatra voleva fare un TSO anche a Mariapaola che, dopo l’operazione, disse: “Spero di morire al più presto per le metastasi, perché non ho la forza di suicidarmi, quindi per questo ho scelto di curarmi da voi”. Dopo due mesi sarebbe morta, come aveva predetto.
Nessun TSO invece, e quindi nessun disturbo nel pensiero, viene ravvisato in capo a quei medici che ritengono che l’alimentazione non abbia alcuna influenza sul tumore, e quindi a Mariapaola dicevano: “Ma certo, signorina, mangi pure quello che vuole. Non ci sono prove scientifiche della correlazione tra cibo e cancro”.
E’ considerato normale addestrare militari ad uccidere altre persone. E’ considerato normale invadere altri paesi. Le persone che hanno riempito l’Italia di discariche nucleari abusive sotto alla pavimentazione delle strade o sotto ai supermercati sono considerati normali. Avvelenare il cibo, le acque, le piante, è normale.


La domanda corretta, Luce, sarebbe: come fai a resistere all’orrore delle persone normali?
E la risposta corretta per Andrea è: sì, Andrea, per la società tu sei un malato di mente; ma provenendo la diagnosi da una società malata, non me ne preoccuperei troppo; anzi, forse, me ne farei pure un punto di vanto.
Sicuramente la puntura di quella sostanza di cui non ricordo ora il nome ti fa star meglio; sicuramente in futuro ci saranno spunti di miglioramento su sui si potrà lavorare ancora.

Ma mi preoccuperei il giorno in cui ti riterranno sano.
E mi preoccupa di più il fatto che per ancora molto tempo, punture per la gente che ho nominato sopra, e per i cosiddetti sani, non ce ne siano.
Paolo Franceschetti: Sul concetto di malattia di mente e di normalità.
 

tontolina

Forumer storico
petizione contro l'elettroshock in Italia
https://www.ccdu.org/tec/petizione

elettroshock.jpg
All'ill.mo Ministro della Salute
Viale Giorgio Ribotta, 5
00144 Roma
Illustrissimo Ministro ,
come cittadino della Repubblica Italiana intendo, con il presente appello, manifestare il mio disaccordo nei confronti della somministrazione di pratiche psichiatriche violente ed invalidanti, quali l'elettroshock.
E' di questi giorni la scioccante petizione di alcuni psichiatri che intendono chiederLe l'apertura di decine di centri per la somministrazione di tale pratica.
Nel febbraio 2013, la Commissione d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta dal Senatore Ignazio Marino , durante la presentazione in Senato della relazione finale mise in evidenza che la terapia elettroconvulsivante , l'elettroshock, è presente in ben 91 strutture ospedaliere .
Nel settembre 2013 la regione Sicilia bandisce la terapia elettroconvulsivante, vietandone in questo modo l'uso nelle 14 strutture presenti in regione.
Ritengo preoccupante che non si siano prese a livello governativo - a tutt'oggi - misure efficaci per impedire che cittadini bisognosi di aiuto e comprensione, tra cui anche minori ed anziani, vengano sottoposti a trattamenti la cui mancanza di validità scientifica ed efficacia, oltre alla elevata pericolosità, mette in cattiva luce l'intera comunità medica.
Mi auguro sinceramente che il Ministero della Salute, il Governo e le autorità competenti, di una nazione democratica come la nostra, accolgano l'incessante appello popolare che da molti anni richiede precise misure per l'abolizione in merito a pratiche lesive dei diritti fondamentali dell'uomo.
Da sapere prima di firmare

Una volta firmata la petizione riceverai un email con un link per la conferma.
Ricordati di cliccare sul link che riceverai in modo da rendere ufficiale la tua adesione, altrimenti dopo 3 giorni l'adesione viene automaticamente cancellata dal sistema
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tontolina

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Il nemico nascosto

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Il documentario “Il nemico nascosto” denuncia l’operazione segreta che sta alla base dei suicidi nell’esercito

All’inizio del 2013, il sito web ufficiale del Ministero della Difesa degli Stati Uniti ha annunciato la sorprendente statistica che il numero dei militari suicidi nel 2012 aveva di molto superato il totale di coloro che erano morti in battaglia, una media di circa uno al giorno. Un mese dopo è arrivata un’altra sorprendete statistica dal Ministero degli Affari dei Veterani degli Stati Uniti: il suicidio dei veterani era intorno ai 22 al giorno, circa 8.000 all’anno.
La situazione è diventata così terribile che il Segretario della Difesa statunitense ha definito i suicidi nelle forze armate una “epidemia”.
Alcuni hanno sostenuto che questa ondata di autolesionismo sia dovuta allo stress della guerra. Ma i fatti rivelano che l’85% dei militari che si sono tolti la vita non erano stati in combattimento e che il 52% non era nemmeno mai stato inviato in aree belliche.
Perciò quale fattore insospettato sta facendo aumentare vertiginosamente il tasso di suicidi nell’esercito?
Secondo il nuovo documentario “Il nemico nascosto: dietro le quinte dell’agenda segreta della psichiatria”, tutte le prove puntano in una direzione: l’impennata di prescrizioni di psicofarmaci dal 2003. I noti effetti collaterali di tali psicofarmaci, quali ad esempio aumentata aggressività e idee suicide, sono riflesse dall’aumento di violenza domestica, abuso di minori e reati sessuali da parte di militari, oltre che all’aumento dell’autolesionismo.
Indagando ulteriormente si scopre che gli psichiatri ampliano sempre di più la definizione di ciò che si intende per “malato di mente”, soprattutto quando si tratta di un disturbo post traumatico da stress in soldati e veterani. E in psichiatria, le diagnosi di disturbi psicologici quali lo stress post traumatico, i disturbi della personalità e i disturbi di ansietà sociale sono quasi inevitabilmente seguiti dalla prescrizione di almeno uno psicofarmaco.
Gli psichiatri sanno che i loro farmaci in realtà non curano nulla, ma non fanno che mascherare i sintomi. Sono ben consapevoli dei numerosi pericolosi effetti collaterali degli psicofarmaci, inclusa la possibile dipendenza. Tuttavia, sostengono che il beneficio delle loro pillole superi di gran lunga gli effetti collaterali. E mentre il vero problema dei soldati rimane irrisolto, la loro salute peggiora.
Di fronte a queste tragiche statistiche, sempre più denaro viene elargito alla psichiatria: il Pentagono degli Stati Uniti al momento spende 2 miliardi di dollari l’anno solo per la salute mentale. Lo stanziamento per la salute mentale della Veterans Administration è schizzato da meno di 3 miliardi di dollari nel 2007 a quasi 7 miliardi di dollari nel 2014.
Il nemico nascosto mette in luce l’intera situazione, mentre sollecita affinché soldati e veterani vengano informati dei veri pericoli della psichiatria e degli psicofarmaci. La risposta sta nel loro diritto al consenso informato, come pure ad esercitare il proprio diritto di rifiutare il trattamento. I nostri membri in servizio operativo devono sapere che ci sono soluzioni non psichiatriche sicure ed efficaci per lo stress da combattimento, e che tali soluzioni non li sottoporranno a trattamenti pericolosi e tossici che servono solo a peggiorare la loro salute.
 

tontolina

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Criticare il Governo? Si, e subito dopo in Ospedale psichiatrico.

Criticare il Governo? Si, e subito dopo in Ospedale psichiatrico. - SENZANUBI

L’American Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) è considerata la Bibbia della psichiatria, ma soltanto nel mondo Occidentale. Gran parte delle sue classificazioni non sono accettate nel resto del mondo.
Non tanto per il grosso delle patologie, quali le sindromi duali oppure la schizofrenia, ma per alcune prese di posizione che il resto del mondo non considera scientificamente comprovate, ma frutto di applicazione di dettami ideologici.
Alcuni esempi potrebbero essere l’uso di droghe ovvero le pratiche sessuali contro natura.
Di recente, gli psichiatri americani hanno codificato una “nuova” malattia psichiatrica, denominandola oppositional defiant disorde (ODD).
Seguiamo la vicenda.
Badate bene: la cosa Vi tocca in prima persona. Se infatti finiste in un Ospedale psichiatrico perché avete criticato il Governo, ebbene, lì nessuno vi starebbe a sentire.
*
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Si noti come la rivista internazionale sia di “psicologia“, non di “psichiatria“. È solo negli ultimi trent’anni che gli psicologi, di matrice culturale umanistica, sono stati cooptati nell’Occidente al rango di psichiatri, che hanno invece seguito il corso di laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in psichiatria. A voler essere carucci carucci sarebbe come cooptare nel novero dei fisici nucleari degli imbianchini, degnissimi nella loro arte, ma digiuni di fisica.
Si noti onoltre come il lavoro inerisca gli adolescenti.
*
Tappa numero 2.
Dopo molte peripezie, si arriva a dare dell’Odd una qualche definizione.
«Oppositional defiant disorder (ODD) is defined by the DSM-5 as a pattern of angry/irritable behavior, or vindictiveness lasting at least 6 months, and is exhibited during interaction with at least one individual that is not a sibling. Individuals must display four symptoms from one of the following categories: angry/irritable mood, argumentative/defiant behavior, or vindictiveness. Unlike children with conduct disorder (CD), children with oppositional defiant disorder are not aggressive towards people or animals, do not destroy property, and do not show a pattern of theft or deceit. A diagnosis of ODD cannot be given if the child presents with conduct disorder». [Fonte. Non citiamo fonti tecniche per non appesantire troppo il discorso].
Si noti come si parli dapprima in senso lato senza menzionare l’età di insorgenza, quindi si restringa il campo ai soli bambini, come letteratura avrebbe indicato.
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Tappa numero 3.
Ancora un po’ di tempo e l’Odd è accolto nel DSM-5: diagnostic and statistical manual of mental disorders.
«Disruptive, Impulse-Control, and Conduct Disorders.
The chapter on disruptive, impulse-control, and conduct disorders is new to DSM-5. It brings together disorders that were previously included in the chapter “Disorders Usually First Diagnosed in Infancy, Childhood, or Adolescence” (i.e., oppositional defiant disorder; conduct disorder; and disruptive behavior disorder not otherwise specified, now categorized as other specified and unspecified disruptive, impulse-control, and conduct disorders) and the chapter “Impulse-Control Disorders Not Otherwise Specified” (i.e., intermittent explosive disorder, pyromania, and kleptomania). These disorders are all characterized by problems in emotional and behavioral self-control. Because of its close association with conduct disorder, antisocial personality disorder has dual listing in this chapter and in the chapter on personality disorders. Of note, ADHD is frequently comorbid with the disorders in this chapter but is listed with the neurodevelopmental disorders.
Oppositional Defiant Disorder.
Four refinements have been made to the criteria for oppositional defiant disorder. First, symptoms are now grouped into three types: angry/irritable mood, argumentative/defiant behavior, and vindictiveness. This change highlights that the disorder reflects both emotional and behavioral symptomatology. Second, the exclusion criterion for conduct disorder has been removed. Third, given that many behaviors associated with symptoms of oppositional defiant disorder occur commonly in normally developing children and adolescents, a note has been added to the criteria to provide guidance on the frequency typically needed for a behavior to be considered symptomatic of the disorder. Fourth, a severity rating has been added to the criteria to reflect research showing that the degree of pervasiveness of symptoms across settings is an important indicator of severity.» [Fonte].
*
Tappa numero 4.
Utilizzo pratico.
Una volta detto che gli psicologi sono come gli psichiatri, diventa facile dire che la psicologia è psichiatria.
Il gioco è fatto. L’Odd è diventato un “disordine mentale”.
«E’ nata una nuova malattia mentale. E’ quella che porta i cittadini a interrogarsi sull’operato delle autorità.».
«Ma è invece la nuova realtà della psichiatria ufficiale. O meglio, un deja vu, dal momento che l’Unione sovietica utilizzava la “malattia mentale” per la repressione politica; tanto che chi non accettava il credo del Partito Comunista veniva curato a forza, isolato, sottoposto a terapia repressiva al fine di riportarlo a una condizione di “sanità mentale”».
«Il disordine mentale viene descritto come un “atteggiamento continuo di ostilità, disobbedienza e comportamento ribelle”, e i sintomi includono per l’appunto ribellione, negatività, contestare l’autorità, e essere polemici.».
*
Conclusioni.
A tappe successive, come un verme che si scava le gallerie nelle ciliegie, l’élite dominante si è costruita un’ulteriore arma, molto potente. Non ha bisogno di utilizzare vie politiche, ed adesso quasi nemmeno quelle amministrative.
Tizio critica il governo? Che diamine! Quello è pazzo da legare: ha un «atteggiamento continuo di ostilità, disobbedienza e comportamento ribelle». Non è un caso politico: è un caso clinico da trattare, magari con la lobectomia.

WSI. 2015-01-22. Come nell’Unione Sovietica. “Se metti in dubbio l’autorità, sei malato di mente”
L’ufficiale Manuale di disordini psichiatrici ha coniato una nuova malattia: “oppositional defiant disorde (ODD)”.
ROMA (WSI) – E’ nata una nuova malattia mentale. E’ quella che porta i cittadini a interrogarsi sull’operato delle autorità. Sembra il film “Equilibrium”, che descrive una civiltà in cui le passioni sono morte, al fine di far funzionare l’ordine e garantire, appunto, l’equilibrio alla società. Ma è invece la nuova realtà della psichiatria ufficiale. O meglio, un deja vu, dal momento che l’Unione sovietica utilizzava la “malattia mentale” per la repressione politica; tanto che chi non accettava il credo del Partito Comunista veniva curato a forza, isolato, sottoposto a terapia repressiva al fine di riportarlo a una condizione di “sanità mentale”. Nell’American Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM), considerata la Bibbia della psichiatria, entra a far parte un nuovo malessere, definito “oppositional defiant disorder” or ODD. E’ quanto riporta il sito themindunileashed.org, che fa riferimento all’ultima edizione del manuale DSM-IV. Il disordine mentale viene descritto come un “atteggiamento continuo di ostilità, disobbedienza e comportamento ribelle”, e i sintomi includono per l’appunto ribellione, negatività, contestare l’autorità, e essere polemici.
Certo, sembra che il manuale in ogni sua edizione vada a caccia di nuove malattie mentali. Gli autori del DSM-IV spiegano il fenomeno con la maggiore capacità degli esperti di identificare nuovi disagi mentali. Ma i critici affermano che la verità è che gli psichiatri hanno troppo tempo da sprecare. Basti pensare che tra le nuove malattie mentali vengono inclusi l’arroganza, il narcisismo, la creatività al di sopra della norma, il cinismo e il comportamento anti-sociale, che in passato venivano considerati semplicemente “tratti delle personalità”. E ci sono oggi anche cure disponibili.
 

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