Vi Prego Fermativi State Ammazzando l’Italia. (1 Viewer)

INVESTITOR23

Forumer attivo
per quel che concerne l'europa vi è appunto da segnalare che il governo Monti ha fatto gli stessi errori del governo Greco e del governo portoghese; ha aumentato la tassazione che ha portato l'italia al 1° posto del mondo per pressione fiscale

naturalmente
ubbidendo ai consigli di frau Merkel e soprattutto del FMI


mentre l'Irlanda ha disubbidito ed è l'unica nazione in vera ripresa


con questo si dimostra che le troppe tasse UCCIDONO l'ECONOMIA
Secondo me dimostra anche unì'altra cosa importante " che se dovemo da 'na mossa "
 

tontolina

Forumer storico
PMI mensile- luglio 2012



Come ogni mese diamo un'occhiata al Pmi , ovvero il Purchasing manager's index , ovvero l'indice che attraverso sondaggi sui direttori degli acquisti ci da un'indicazione abbastanza accurata sull'andamento mensile dell'attività manifatturiera.

Questi i valori per paese:

Irlanda 53.9
Usa Chicago 53.7
Polonia 49.7
China Hsbc 49.3
Giappone 47.9
UK 45.4
Italia 44.3
Eurozona 44
Francia 43.4
Germania 43
Spagna 42.3
Grecia 41.9
Australia 40.7


Cerchiamo di trarre qualche conclusione . Ricordando che valori sotto 50 rappresentano contrazione dell'attività manifatturiera , mentre valori sopra 50 rappresentano espansione , vediamo che praticamente l'intero pianeta è in contrazione.
Si salvano solo gli Usa dei deficit pubblici al 10% annuo e del debito vicino al 100% del pil . Debiti che però prima o poi dovranno ripagare , e la soglia di debito che storicamente non crea problemi è stata superata ampiamente , quindi sostanzialmente la crescita Usa di oggi ricorda molto la crescita dell'Italia degli anni '80 . Sappiamo come è andata a finire .
Abbiamo poi invece l'Irlanda , ovvero l'unico paese europeo che non ha aumentato le tasse , ma ha tagliato in via quasi esclusiva la spesa pubblica e ha un debito e un deficit in via di ricomposizione .
Per il resto , al contrario dell'analisi precedente che vedeva alcune risalite non indifferenti facendo quindi ben sperare , notiamo invece che per luglio c'è stato un vero e proprio tonfo , almeno per Germania , Francia , Australia.
L'Italia , considerando il contesto recessivo mondiale e la contrazione fiscale della quale è preda , regge abbastanza bene , meglio ad esempio di Francia e Germania. Certo , è un reggere meglio nel fondo della contrazione , ovvero stiamo annegando ma meno di altri , però è già qualcosa .
L'indicazione è quella che a fronte di un settore pubblico totalmente inefficiente e settori privati protetti da monopoli , c'è un piccolo e minoritario ( e vista la politica economica degli ultimi 50 anni , sempre meno sopportato e supportato ) settore produttivo privato estremamente efficiente e dinamico . Speriamo non venga ucciso , ma le indicazioni sui prossimi aggravi fiscali non vanno in questa direzione.
Per concludere abbiamo l'Uk . Dopo aver retto meglio di tutti i paesi europei per lungo tempo l'economia di sua maestà è entrata in forte contrazione. Meglio di quasi tutti i paesi europei , ma sempre in contrazione . Ricordiamo che l'Uk non fa parte dell'euro e viene da continui quantitative easing . E' evidente che ne l'uno ne l'altro non stanno aiutando l'economia . Inoltre nonostante i tagli del 2010 di Cameron il deficit pubblico viaggia ancora attorno al 10% . Qualcuno potrebbe arguire che il deficit è causato dalla recessione , con il crollo del gettito delle entrate fiscali . Questo è effettivamente accaduto nel 2009 , ma solo in quell'anno . Le entrate fiscali dal 2010 sono tornate al livello precedente e anzi , aumentate di quasi il 10% dal valore più alto pre-crisi .
Siamo di fronte , esattamente come gli Usa , agli effetti dello scoppio della bolla immobiliare che non solo non ha ancora finito di sgonfiarsi , ma anzi sta tornando ad accelerare nel ribasso dei prezzi nonostante tutte le politiche inflattive dei prezzi immobiliari praticate dai governi ?
Qualche indicazione potrebbe andare esattamente in questo senso House prices hit by sharpest drop since 2009 | Money | guardian.co.uk
Marcia Funebre della Spagna. 41.3 mld in fuga. Catalogna: Bancarotta da 40 miliardi. Dipendenti senza Stipendio.

28 agosto 2012 Di Giuseppe Sandro Mela



Contribuenti massacrati dal Fisco.


Le notizie provenienti dalla Spagna non sono rassicuranti, se si eccettua quello rilasciato giusto oggi sul Pil.
Per incominciare, 41.3 miliardi avrebbero lasciato alla chetichella la Spagna per trovare collocazioni più confortevoli, e circa 9.2 miliardi di euro investiti in Spagna sono stati ritirati dagli stranieri.
La Catalogna é di fatto insolvente: lo ammette candidamente premier spagnolo Mariano Rajoy. I dipendenti sono rimasti senza stipendio. Il Governo regionale ha richiesto l’intervento centrale immediato per 5.75 miliardi.
Nel 2010 la Catalogna produceva 209.7 miliardi dei 1,062.5 miliardi di euro di Pil spagnolo. I 7.3 milioni di catalani avevano un Pil pro capite di 28,262 euro contro la media di 23,100 dell’interna Spagna.
Certamente la depressione ha colpito duramente. Ma molto più duramente della depressione ha colpito il Governo centrale, che ogni anno drenava quasi quaranta miliardi dalla Catalogna per finanziare le altre Regioni. Una solidarietà monodirezionale. Imposta a viva forza, e che alla fine ha ammazzato la gallina dalle uova d’oro.
Un po’ come succede in Italia, ove il Nord trasferisce al Meridione 99.653 miliardi ogni anno. E se anche Lombardia e Veneto andassero in bancarotta?

Di tasse si muore.
 

tontolina

Forumer storico
Marcia Funebre della Spagna. 41.3 mld in fuga. Catalogna: Bancarotta da 40 miliardi. Dipendenti senza Stipendio.



Di tasse si muore.
Vendite dettaglio: Adiconsum; crisi morde, tagliare tasse ROMA (MF-DJ)--"Continuano a diminuire rispetto allo scorso anno le vendite del commercio al dettaglio, indice del perdurare della crisi, anche se rispetto a maggio, l'Istat ha registrato un breve aumento delle vendite sia per i prodotti alimentari che non. Non ci sorprendono i dati del commercio rilevati dall'Istat a giugno. La diminuzione dello 0,5% rispetto a giugno 2011 e quella del trimestre aprile-giugno 2012 (-1,7%) rispetto al trimestre gennaio-marzo, rispecchiano il cambiamento dei consumi adottato dalle famiglie italiane per fronteggiare la crisi".
Lo dichiara in una nota Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum. "Le famiglie italiane, da sempre votate al risparmio - prosegue -, si stanno rimboccando le maniche tagliando il superfluo e privilegiando i canali di vendita dove e' possibile risparmiare di piu', mettendo in atto una politica del fai da te senza precedenti".
Finora le misure adottate dal Governo per il rilancio dei consumi - continua Giordano - si sono rivelate insufficienti e di scarso effetto. Solo il taglio della tassazione indiretta e diretta, con in primis il taglio delle accise sui carburanti, potrebbe ridare respiro alle famiglie e una strutturata lotta all'evasione fiscale, con l'abbassamento della soglia di tracciabilita' dei pagamenti a 300 euro. Chiediamo al Governo di provvedere al piu' presto in tal senso, perche' cosi' le famiglie e il Paese tutto non possono piu' andare avanti". com/gug
(END) Dow Jones Newswires
August 29, 2012 07:52 ET (11:52 GMT)




ma dico io perchè non eliminiamo del tutto il denaro?
paghiamo con le conchiglie
 

tontolina

Forumer storico
consiglio la visione totale [ame=http://www.youtube.com/watch?v=CaTyydSz_SU&feature=player_embedded]In viaggio con Goofy (parte III - Conseguenze stagnazionistiche del vincolo e crisi '92) - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
a revisione delle stime

Ocse, il Pil italiano calerà del 2,4%
Nella Ue 116 milioni di cittadini a rischio povertà


L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha nuovamente rivisto al ribasso le previsioni sulla crescita economica dell'Italia, stimando una recessione del 2,4 per cento sul Pil 2012 a fronte del meno 1,7 per cento previsto lo scorso maggio. L'Italia è il peggiore Paese del G7. Diffusi anche i dati sul mercato del lavoro: 1,3 milioni di giovani senza posto. Per agevolare la crescita la Bce deve tagliare i tassi. Nella Ue, 116 milioni di persone a rischio povertà

Ocse, il Pil italiano calerà del 2,4% Nella Ue 116 milioni di cittadini a rischio povertà - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it
 

tontolina

Forumer storico
Casa: Ance, Vendite -31,2% In 5 Anni, Permane Difficolta'

(ASCA) - Roma, 7 set - Permangono le difficolta' sul mercato immobiliare in Italia dove le compravendite residenziali diminuiscono de 31,2% nel quinquennio 2007-2011 e del 19,6% nel I trimestre 2012 su base annua, a fronte di una flessione dei prezzi delle abitazioni sensibilmente piu' contenuta. La tenuta dei prezzi degli immobili in questa fase, rappresenta inoltre un aspetto nuovo; nelle fasi precedenti, dopo il raggiungimento dei picchi (1975, 1981, 1992), si era registrato un marcato aggiustamento dal lato dei prezzi, un fenomeno che in questi ultimi anni non si e' avuto. E' quanto sottolinea l'Ance. La ricchezza delle famiglie - rileva ancora l'Ance - e' costituita per oltre due terzi da attivita' reali, e di queste l'80% e' la quota di abitazioni. In questo modo, la stabilita' delle quotazioni immobiliari permette alle famiglie di mantenerne intatto il valore, svolgendo, anche, una funzione di sostegno ai consumi. Per questo motivo, la tenuta dei prezzi delle abitazioni puo' risultare un fattore stabilizzante del ciclo economico, in quanto, secondo la Bce, ''brusche oscillazioni nel settore immobiliare possono agire attraverso il canale dei consumi e della stabilita' finanziaria''. Secondo l'Ance inoltre, qualsiasi previsione sull'andamento dei prezzi delle abitazioni deve necessariamente tenere conto della struttura del mercato delle compravendite e degli effetti che tale riduzione puo' recare sistema economico generale.
 

big_boom

Forumer storico
Casa: Ance, Vendite -31,2% In 5 Anni, Permane Difficolta'

(ASCA) - Roma, 7 set - Permangono le difficolta' sul mercato immobiliare in Italia dove le compravendite residenziali diminuiscono de 31,2% nel quinquennio 2007-2011 e del 19,6% nel I trimestre 2012 su base annua, a fronte di una flessione dei prezzi delle abitazioni sensibilmente piu' contenuta. La tenuta dei prezzi degli immobili in questa fase, rappresenta inoltre un aspetto nuovo; nelle fasi precedenti, dopo il raggiungimento dei picchi (1975, 1981, 1992), si era registrato un marcato aggiustamento dal lato dei prezzi, un fenomeno che in questi ultimi anni non si e' avuto. E' quanto sottolinea l'Ance. La ricchezza delle famiglie - rileva ancora l'Ance - e' costituita per oltre due terzi da attivita' reali, e di queste l'80% e' la quota di abitazioni. In questo modo, la stabilita' delle quotazioni immobiliari permette alle famiglie di mantenerne intatto il valore, svolgendo, anche, una funzione di sostegno ai consumi. Per questo motivo, la tenuta dei prezzi delle abitazioni puo' risultare un fattore stabilizzante del ciclo economico, in quanto, secondo la Bce, ''brusche oscillazioni nel settore immobiliare possono agire attraverso il canale dei consumi e della stabilita' finanziaria''. Secondo l'Ance inoltre, qualsiasi previsione sull'andamento dei prezzi delle abitazioni deve necessariamente tenere conto della struttura del mercato delle compravendite e degli effetti che tale riduzione puo' recare sistema economico generale.

traduzione le famiglie sono indebitate fino al collo con le banche e non possono calare i prezzi

di contro nessuno ha soldi per comprare a questi prezzi

risultato si arrivera' al crollo prima o poi

probabilmente faranno le elezioni illudendo queste persone che riusciranno con austerità Obama/Monti//Draghi/Banche terapia non sanno che l'obiettivo e' arrivare ad appiattire il mercato immobiliare sui livelli USA e getta


Ho letto che Obama appoggia la scelta di Draghi, alla faccia della autonomia della banca centrale europea :lol:
 

tontolina

Forumer storico
Foto di Quintino Aiello | Facebook
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